Siccome sono consapevoli del fatto che noi di Zero siamo soliti girare di bar in bar, perdendo cocktail dopo cocktail una lucidità che non abbiamo neanche appena svegli, i ragazzi del Pinch hanno pensato bene di presentare la loro nuova lista dei cocktail di pomeriggio, così come avevano già fatto la scorsa primavera.
Il menu autunnale si presenta come una rivista in stile Bauhaus con le nuove proposte dei quattro barman del locale, Mattia Lissoni, Erik Viola, Fabio Brugnolaro e Antonio Galetta (new entry al posto di Carletto Simbula, che ha cambiato lido, ma ha contribuito alla creazione di alcuni drink e tutti gli vogliono ancora un gran bene).
I cocktail costano da 8 a 15 € ed è evidente di come siano il frutto di chi, a partire da una base solida, non ha paura di sperimentare e proporre combinazioni di nuovi gusti e ingredienti, senza tuttavia esagerare. Come ha detto Mattia «la parola chiave di questa stagione è l’armonia, la nostra ricerca mira al bilanciamento dei sapori e alla piacevolezza del gusto, principi che da sempre definiscono il DNA del Pinch».
Questa volta ho deciso di presentare il cocktail in base al mio personalissimo gusto, ovvero prima quelli più secchi.

Il Pepperporn di Erik è un aperitivo eccezionale per gli amanti di drink come Bloody Mary, Miscelada e affini: tequila blanco, cordiale al peperone, (poco) zucchero, spremuta d’arancia, birra Ichnusa e crusta di sale al peperone. Se non vi piace il peperone be’, mi dispiace per voi: qui siamo alla pornografia. Anche perché, come ci insegna Eliza Barozzi dello staff di sala, la crusta va leccata con stile prima di avvicinare la flute in bocca e bere avidamente.

Pg Inc. non è certo un drink facile, eppure se non vi spaventa uno shrub a base di aceto potrebbe diventare il vostro nuovo aperitivo del cuore. Gli ingredienti: quiquiriqui mezcal, lime, zucchero, basilico, crusta di polvere di capperi, shrub di capperi e olive prodotte dall’azienda agricola siciliana “Incuso”, un bellissimo progetto di Pasquale Bonsignore, cliente abituale del Pinch. Per saperne di più su come fare con la crusta, chiedete sempre a Eliza.

The Matthew’s Gland è un drink con mezcal, Cynar, liquore al pimento, lime, sciroppo d’agave, fette d’arancia. È un twist di Fabio sul Monkey Gland, cocktail ufficiale IBA ideato in onore dello scienziato Serge Voronoff, celebre per i suoi esperimenti in cui impiantava del tessuto testicolare di scimmia nell’uomo con l’intento di far ringiovanire il paziente. In questo caso, meglio non chiedere a Eliza.

Bella Sbronza, sequel del “Bella Stronza” di Carlo, è il classico drink che va giù come l’acqua. Vodka (unico cocktail in lista con il più venduto dei distillati), liquore allo zenzero, sciroppo di tè, bitter alla lavanda, lime: semplice, fresco e speziato, piacerà parecchio al pubblico femminile.

Ananunch, l’avrete già sospettato dalla foto e dal nome, è un punch di Erik a base di ananas con gin, burro, lime, acqua, chiodi di garofano, coriandolo, cannella, anice stellato, zucchero all’ananas.

Twist di Carlo sul Margarita, il Pistachito viene preparato con tequila blanco, orzata di pistacchi fatta in casa, lime, arancia, Aztec chocolate bitter e crusta di cacao amaro salato. L’effetto cappuccino è divertente, sarei curioso di provarlo con il whisky al posto del tequila.

Mattia dice che lo zenzero ha stufato molti clienti, come dargli torto? E allora vai di Curcumatto, cocktail a base di centrifugato di curcuma, gin, Centerbe, liquore di marasche, limone, zucchero, marmellata di fichi.

Un sour con ingredienti da tutto il mondo: l’Intercontinental di Fabio con gin, succo di mangostano, albume, lime, zucchero, liquore alla rosa, bitter alla lavanda.

A causa di un giornalista che l’ultima volta si è ubriacato non abbiamo (ancora) assaggiato quattro cocktail: The Hermit (rum invecchiato, Carpano classico, Frangelico, Fernet Branca, bitter al cioccolato), Fred l’aviatore (Aviaton gin, Fred Jerbis bitter, Cocchi Storico vermouth, Orinoco bitter), French Kiss con Hendrick’s gin, zucchero al cetriolo, limone, prosecco Zardetto) e Punchettino Rosa (gin, infuso ai frutti rossi, lime, zucchero, liquore al pino mugo, noce moscata; è il drink nella foto di copertina). Sarà un caso, ma ieri l’ubriacone non ha avuto il coraggio di presentarsi, inviando al suo posto un giovane collega.