Il Romaeuropa lo scorso anno è stato una delle principali palestre del mondo pandemico grazie alle quali abbiamo imparato a passare senza troppi traumi, o quasi, dal mondo off line e in co-presenza a quello on line e in semi isolamento casalingo. A metà settembre infatti eravamo in Cavea ad assistere agli spettacoli inaugurali, mentre un mese dopo dovevamo già confrontarci con un calendario ridotto di eventi in streaming.
Quest’anno la speranza è che l’interruttore non dovrà essere azionato e potremo ritornare a godere di tutte le performance della rassegna in sala. In primis ci crede il Romaeuropa stesso e bastano i suoi numeri a testimoniarlo: 86 titoli, 206 repliche in 16 spazi di Roma e 33.000 posti in vendita (sarebbero stati 90.000 senza le misure di distanziamento, un record). Il piatto è ricchissimo e fitto come non mai e bisognerà davvero studiarsi bene il programma per non rischiare di mancare gli appuntamenti più interessanti.
L’opening è fissato anche questa volta nella Cavea dell’Auditorium, con le acrobazie della Compagnie XY (dal 14 al 16 settembre), ma sarà subito la musica a rubare la scena, con Max Richeter e il suo Vivaldi “Recomposed” (20 settembre), la rassegna Digitalive (dal 23 al 26 settembre) che porterà Collin Benders, Marta De Pascalis, fuse* e più in là Not Waving (3 ottobre) e Il Quadro di Troisi (9 ottobre). Sempre a settembre c’è da segnarsi il ritorno del coreografo Emanuel Gat (dal 24 al 26 settembre) e dell’Akram Khan Dance Company (25 e 26 settembre), mentre una divertente novità saranno i talk sull’evoluzione della lingua in musica patrocinati dalla Treccani e ospitati a Villa Medici (dal 21 al 25 settembre).
Da ottobre gli appuntamenti saranno per due mesi di fila pressoché quotidiani: ci sarà la rassegna musicale tutta al femminile Line Up! (dal 30 settembre al 3 ottobre), uno spettacolo di Gus Van Sant all’Argentina (dal 7 al 10 ottobre), Fanny&Alexander (9 e 10 ottobre), Deflorian/Tagliarini (dal 12 al 24 ottobre), Mohamed El Khatib/Valérie Mréjen (dall’8 al 10 ottobre), i Dancing Days (dal 13 al 17 ottobre), Azkona & Toloza (dal 20 al 24 ottobre) Alexander Zeldin (dal 28 al 31 ottobre), Ersan Mondtag/NTGent (16 e 17 ottobre), Rimini Protokoll (dal 2 al 4 novembre), CollettivO CineticO (6 e 7 novembre), Dada Masilo (dall’11 al 13 novembre), Clark (sì, quello della Warp, il 13 novembre), Frosini/Timpano (dal 17 al 21 novembre) e tanti altri che meriterebbero tutti di essere citati.
Gran finale ancora una volta affidato alla musica e all’Aduditorium, con il tandem Alva Noto & Anne-James Chaton e l’Ensemble Intercontemporain che presenterà “Reich/Richter”, un concerto in cui le musiche di Steve Reich dialogano con le immagini video prodotte dal pittore tedesco Gerhard Richter.
Pe maggiori info e per i ticket visitate il sito romaeuropa.net