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Il viaggio nel retrofuturo del Future Film Festival 2022

Scritto da La Redazione il 16 settembre 2022

Tra film d’animazione, gaming e media arts torna l’ormai storico Future Film Festival, che anche quest’anno si sdoppierà su Bologna (dal 21 al 25 settembre) e Modena (dal 30 settembre al 2 ottobre)

Il tema di quest’anno è il retrofuturo, “un movimento che – racconta Giulietta Fara, direttrice artistica del festival – abbraccia prevalentemente gli anni ’50 e ’60. Noi abbiamo privilegiato i due decenni successivi, gli anni ’70 e ’80, gravidi di timori e distopie, ma anche freschi e per certi versi portatori di una certa ingenuità. È un punto di partenza per riflettere sul presente e sul futuro che stiamo immaginando e costruendo”.

I film del concorso sono 13 film dalle antiche leggende giapponesi a quelle portoghesi, dal surrealismo al taglio documentaristico. Diciotto invece i cortometraggi e alcune perle fuori concorso, come Neptune Frost,  sovversivo musical sci-fi afrofuturista, co-diretto dal rapper americano Saul Williams insieme alla moglie, l’attrice, drammaturga e regista ruandese Anisia Uzeyman o la special stop motion horror night in Cineteca con Chuck Steel night of the trampires, irriverente comedy animata.

Il retrofuturismo, oltre a essere al centro della mostra Retro Game Experience con consolle e retrogaming liberamente giocabili dal pubblico nel foyer del Cinema Arlecchino (21 settembre – ore 15-23), è anche il filo conduttore di una retrospettiva gustosissima con capolavori come Akira, assoluta pietra miliare, Blade Runner in versione Final Cut, il fanta-trash italiano di Starcrash, lo psichedelico Scavengers, il primo lungometraggio d’animazione della Romania – Delta Space Mission – e un incubo distopico del ’73, Soylent Green.

Dal passato arriva anche l’omaggio a Cronenberg attraverso quattro delle sue opere più amate: Il pasto nudo, La Mosca, Scammers ed eXistenZ.

Da segnalare il gemellaggio con il Linoleum Festival di Kiev, uno dei Festival più importanti dell’est, proponendo una serie di corti provenienti dalla manifestazione ucraina e, a Modena, la performance musicale di Radicircuiti, il progetto sperimentale del Conservatorio di Bologna per la musica elettronica, sulle musiche più sperimentali ed elettroniche di Joe Isaishi per i film di Hayao Miyazaki

E poi, ancora, talk, laboratori per bambine e bambini, una maratona per sviluppatori (Future videogames Hackathon) e molto altro.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO