Concerti memorabili in uno spazio senza uguali in Italia (e non solo) per l’ascolto di musica dal vivo: in tre edizioni Inner_Spaces è diventato un riferimento, una certezza, un appuntamento fisso per gli amanti dell’elettronica contemporanea e la ricerca sonora, perfettamente amplificate dall’orchestra di altoparlanti dell’ormai mitico Acusmonium SATOR. Negli anni abbiamo potuto ascoltare Fennesz e Ivan Pavlov, Valerio Tricoli e Robert Lippok al buio, comodamente seduti sulla poltrona di un Auditorium e con la sensazione di essere perfettamente avvolti e immersi nei loro suoni. Un’esperienza d’ascolto unica che, per fortuna, continua anche quest’anno con una stagione che si fa ancora più corposa e duratura, sempre organizzata da San Fedele Musica in collaborazione con Plunge.
In questa quarta edizione, Inner_Spaces riprende e approfondisce la tematica della scorsa stagione, “Identità sonore elettroniche”, cercando, nell’ampio panorama della musica elettronica attuale, quegli artisti che portano avanti una personale ricerca musicale e al contempo riservano una grande cura alla qualità sonora e timbrica delle loro opere e performance, in modo da poterle ascoltare nelle migliori condizioni attraverso la diffusione spazializzata dell’acusmonium Sator di San Fedele.
Due filoni musicali costituiscono l’ossatura della programmazione, uno afferente alla galassia ambient e l’altro derivato dalla tradizione elettroacustica e acusmatica. In cartellone, protagonisti di due generazioni della musica ambient a confronto: dal decano Thomas Köner al progetto audiovisivo Novi_Sad del greco Thanasis Kaproulias, giovane figura della sperimentazione ambient in una prospettiva quasi architetturale; dall’ambient lirico e di ascendenza minimanista anglosassone di Marsen Jules al dark ambient dello spagnolo Miguel Angel Tolosa, recente rivelazione dell’etichetta norvegese Sofa. Dal canadese Scott Morgan, in arte Loscil, sempre più incline a un’ambient apocalittico e minimalista, ai più giovani Roly Porter di Bristol e il neozelandese FIS, capifila dell’ambient cosmico pubblicato dall’etichetta Subtext.
In cartellone, anche l’inedita performance da solista del finlandese Ilpo Väisänen, per la prima volta a Milano, ben nota figura storica del gruppo Pan Sonic e due serate con il sigillo delle sonorità luminose di Anton Bruckner, attraverso due omaggi al grande sinfonista austriaco. Il primo, il 20 novembre 2017, con Wolfgang Mitterer, pioniere della riconciliazione tra la musica ambient e la musica contemporanea. Il secondo, il 15 gennaio 2018, con i vincitori e il secondo classificato del Premio San Fedele 2017 (Alessandro Laraspata, e-cor ensemble, Andrea Giomi & Shari Delorian), dedicato appunto a Bruckner.
Un altro importante versante musicale della stagione, come negli anni passati, è rappresentato da una serie di musicisti indipendenti e più vicini a una sensibilità elettroacustica o acusmatica: Giuseppe Ielasi, raffinato compositore milanese, le cui performance sono basate sulla rielaborazione e ricomposizione di frammenti elettronici, registrazioni ambientali e di oggetti di vario tipo; Anna Zaradny, per la prima volta a Milano, una delle personalità più importanti della nuova avanguardia polacca; Adam Asnan, di formazione elettroacustica nelle università londinesi, la sua ricerca si riallaccia alla linea classica della musica concreta per esplorare il potenziale estetico del suono registrato; e poi un altro londinese, Luke Younger, fondatore del progetto HELM, capace di compiere un’armonizzazione di elementi sonori di derivazione acustica ed elettronica.
Il duo composto da Murcof e Philippe Petit inizierà il 2018 con l’invito a un viaggio musicale ai limiti del fantastico, itinerario sonoro che associa l’elettronica del messicano Fernando Corona e il talento polistrumentista del marsigliese Philippe Petit. Uno spazio a parte va riservato al tedesco Sthephan Mathieu, protagonista di un’instancabile ricerca musicale sin dagli inizi degli anni Novanta. Altre significative presenze italiane saranno raggruppate nella serata del 26 febbraio del 2018: il collettivo audiovisivo Otolab, in residenza a San Fedele dall’inizio del progetto di musica elettronica, presenterà una nuova opera commissionata da San Fedele Musica, mentre la compositrice Daniela Cattivelli porterà a Milano UIT, un evento acustico, un tentativo di ricostruire un ambiente sonoro che riproduca l’esperienza acusmatica di una passeggiata in un bosco. Ultima presenza italiana della stagione, il 7 maggio, il set del giovane e affermato senese Giulio Aldinucci, noto per il suo interesse sulla dimensione sonora degli spazi sacri. Ritorna anche quest’anno il videoartista australiano Andrew Quinn, residente a Milano, con un nuovo progetto di videomapping.
TUTTO IL PROGRAMMA
2 ottobre
– NOVI _SAD (GR)
– THOMAS KÖNER (D)
30 ottobre
– LOSCIL (CAN)
– ANNA ZARADNY (P)
20 novembre
– GIUSEPPE IELASI (I)
– WOLFGANG MITTERER (A)
11 dicembre
– ADAM ASNAN (GB)
– HELM (GB)
15 gennaio
– PREMIO SAN FEDELE (I)
Alessandro Laraspata
Andrea Giomi & Shari Delorian
e-cor ensemble
– MURCOF & PHILIPPE PETIT (ME – F)
5 febbraio
– MARSEN JULES (D)
– STEPHAN MATHIEU (D)
26 febbraio
– DANIELA CATTIVELLI (I)
– OTOLAB (I)
19 marzo
– ANDREW QUINN (AUS)
– FIS (NZ)
9 aprile
– MIGUEL ANGEL TOLOSA (SP)
– ILPO VÄISÄNEN (FIN)
7 maggio
– GIULIO ALDINUCCI ())
– ROLY PORTER (UK)