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La direttrice del Teatro Comunale di Bologna Oksana Lyniv dedica il concerto alla sua Ucraina

Scritto da La Redazione il 25 febbraio 2022

Foto di Michele Lapini

Si apre con il brano intitolato We are del compositore ucraino Yuri Shevchenko il concerto della Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna Oksana Lyniv, in programma sabato 26 febbraio alle 20.30 all’Auditorium Manzoni per la Stagione Sinfonica del teatro felsineo. Un omaggio di Lyniv alla sua nazione a poche ore dall’invasione russa: «Ora siamo tutti responsabili per la nuova situazione, per la pace in Europa – dice la direttrice d’orchestra – perché l’Ucraina è il più grande paese di questo continente. […] Vi chiedo quindi per favore, quando potete, di condividere le vostre emozioni, i vostri commenti e pensieri a sostegno della nostra nazione».

Il concerto dell’Orchestra del TCBO prosegue guardando al di là dell’Oceano, verso gli Stati Uniti, con la pagina più celebre del compositore statunitense Samuel Barber, ovvero l’Adagio per archi, che ha fatto da colonna sonora a momenti storici come l’annuncio della scomparsa del presidente americano Franklin Delano Roosevelt o i funerali di personalità come Albert Einstein e J.F. Kennedy, ed è stata presa a prestito dai registi David Lynch e Oliver Stone nei rispettivi film The Elephant Man e Platoon. Composto nel 1936, il brano è stato eseguito per la prima volta nello studio 3H della NBC a New York nel 1938 con un grande direttore italiano sul podio: Arturo Toscanini.

È stato presentato al pubblico nello stesso luogo, ma nel 1950, il Concerto per clarinetto di un altro noto compositore statunitense del Ventesimo secolo, Aaron Copland, che lo scrisse nel 1948 durante un soggiorno in Brasile. Fu il clarinettista Benny Goodman, soprannominato “King of swing” e protagonista della prima esecuzione con la direzione di Fritz Reiner, a commissionarlo a Copland. Il Concerto è interpretato a Bologna da Alessandro Carbonare, al suo debutto con la compagine del Comunale, Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che venne anche invitato da Claudio Abbado a ricoprire lo stesso ruolo nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart.

Completa il programma la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 di Antonín Dvořák, detta “Dal nuovo mondo”, realizzata dal compositore boemo tra il 1892 e il 1893.