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La prima Guida Nonturistica di Bologna a cura di Wu Ming 2

Scritto da Salvatore Papa il 22 settembre 2022
Aggiornato il 26 settembre 2022

Si chiama Bologna. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti, edita da Ediciclo per Nonturismo, la collana di guide dedicata ai viaggiatori che al tour preconfezionato preferiscono l’incontro autentico con lo spirito di un luogo. La curatela del volume (disponibile dopo il 30 settembre) è dello scrittore Wu MIng 2: «Questa guida non è fatta per chi sa già cosa si aspetta – scrive. Ci sono luoghi di Bologna che ancora resistono all’estetica del turismo: non sono fotogenici, non sono decorosi, non espongono il bollino Unesco e non vendono tortellini a 35 euro al chilo. Eppure, proprio in quanto fanno resistenza, esprimono al meglio il genius loci della città, la sua attitudine ribelle. Luoghi dove crescono piante inattese, dove la cultura cambia l’uso degli spazi, dove si può abitare anche senza dimora, dove la notte è di tutti e tutte».

La guida è una narrazione corale, frutto di quattro redazioni di comunità che hanno coinvolto i cittadini sul tema della “resistenza” e nella ri-scrittura del proprio territorio “persone che vivono Bologna e non si rassegnano a contemplarla mentre si trasforma nella sua cartolina”.

«Con Resistenza  della cultura – dice Federico Bomba, direttore artistico di Sineglossa, impresa culturale e creativa marchigiana che si occupa di trasferire i processi artistici in contesti non artistici e che per la collana Nonturismo ha già curato il volume dedicato a Ussita, paesino dei Monti Sibillini – abbiamo inteso la capacità degli abitanti di cambiare la destinazione d’uso degli spazi urbani: capannoni che diventano sale da concerto, piazze dove si gioca a pallone, palazzi per uffici che ospitano famiglie, strade che non s’immolano sull’altare del turismo. La Resistenza delle piante si manifesta invece negli spazi verdi non pianificati o comunque insoliti, perché sfuggiti al cemento e alla rendita immobiliare. Resistenza senza dimora è quella di chi abita la città ma non ha una casa dove abitare, e deve quindi trovarla nelle piazze e nelle strade. La Resistenza alla paura, infine, permette di combattere il disagio nell’attraversare di notte certe zone di Bologna».

Ad illustrare ciascun percorso di ‘resistenza’, gli artisti Noemi Vola (Resistenza delle Piante), Marco Quadri (Resistenza della Cultura), Francesco Fadani (Resistenza dei Senza Dimora) e Valentina Medda, che nel suo progetto Cities By Night ha lavorato sulla percezione della paura delle donne a Bologna, disegnando una mappa che rivive in una nuova pubblicazione e in un podcast appositamente realizzato.

Bologna. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti sarà presentata insieme al curatore nell’ambito di IT.A.CÀ – Festival del Turismo Responsabile, il 30 settembre alle 18.30 alle Serre dei Giardini Margherita seguita dal concerto de L’Orchestrina di Molto Agevole.

Sempre nell’ambito di IT.A.CÀ, saranno poi proposte 3 diverse esperienze di percorsi nonturistici: sabato 1 ottobre, al mattino, si potrà fare l’itinerario  a piedi Il cammino è un atto politico e scoprire i quartieri Bolognina e Cirenaica, connotati attraverso la loro cultura resistente; sempre sabato, al pomeriggio, è in programma un itinerario nonturistico in bicicletta, Pedalare è un atto politico, che tocca l’aspetto delle “comunità” resistenti mettendo insieme aree verdi, aree della cultura e uno spazio dell’abitare comunitario; infine, per il terzo ed ultimo percorso nonturistico, l’appuntamento è sabato 1 ottobre dalle 18.00 e fino alle 6.00 per La notte è di tutte e di tutti: Trekking dell’anima, itinerario che parte da Porta San Mamolo e attraversa la città con le sue storie, dal tramonto all’alba.

Per altre info: info@festivalitaca.net o messaggio WhatsApp al 340 1779941.