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L’aperitivo che da centossessant’anni smuove la moda, la musica e il cinema

Martini ha terminato i festeggiamenti con un Anniversary Party che ha accolto ospiti internazionali con una drink list firmata da Maura Milia dal Connaught Bar di Londra

Scritto da La Redazione il 7 luglio 2023
Aggiornato il 11 luglio 2023

Come vi avevamo detto altrove, le feste di Martini sono sempre un po’ come le loro terrazze: luoghi puntuali nelle città più vivaci e irrequiete del mondo, che riescono nell’intento di accostare arte, musica, letteratura e moda, insomma, la cultura in generale. Pensate quindi a questi Centosessant’anni di Martini, ai celebri Dazi dell’Arco della Pace, un luogo che è nient’altro che il simbolo primo dell’internazionalizzazione della città moderna, con l’apertura del traforo omonimo nel 1906 che portò Milano in Europa e l’Europa in Milano. Pensate a questo perché in questo spirito, in quest’inclinazione, s’è svolto anche l’Anniversary Party di Martini.

Dopo due settimane di pop-up bar, con drink list create ad hoc, il signature cocktail appositamente pensato per i festeggiamenti – il Martini 160, che è il Martini di ieri che non scade mai, o meglio: è impossibile che scada – l’opening party e la presenza di Say Waaad? – il programma radiofonico di Radio Deejay, solitamente locato in Terrazza Martini – siamo arrivati ai saluti di uno dei compleanni più lunghi e degli alcolici più duraturi di sempre.

L’icona indiscussa del cocktail italiano, con quel rosso inconfondibile, si porta a casa la storia accaduta per più di un secolo e mezzo.

Chi all’Anniversary Party c’è stato testimonierà di immagini colte con la coda dell’occhio di una Dakota Johnson, memori della trilogia delle Cinquanta Sfumature (di grigio, di rosso e di nero) e del ruolo della Mater Suspiriorum del remake di Suspiria di Guadagnino. Altri avranno avuto l’impressione parigina di un Lucien Laviscount, apparso come da un boulevard con un Martini in mano proprio come Emily in Paris. Tutto vero, c’erano tutti e tutti avranno avuto per certo un drink firmato da Maura Milia, la bar manager del Connaught Bar di Londra, più volte premiato come miglior bar al mondo. A girovagare per la serata, anche una Chiara Ferragni – protagonista della digital campaign del compleanno Martini – e figure di spicco della moda come Harry Lambert, tutti intenti ad ascoltare un sexy Tananai esibirsi per l’occasione.

Insomma, l’icona indiscussa del cocktail italiano, con quel rosso inconfondibile, si porta a casa la storia accaduta per più di un secolo e mezzo ribadendo ancora, come da centossessant’anni a questa parte, quanto un cocktail sia in grado di far divertire, bere e ballare chiunque: di creare uno spazio per stare assieme e soltanto attraverso un drink.