Per quanto l’assegnazione di titoli sia sempre un’operazione rischiosa, è giusto anche tentare di esporsi e dire che il 2021 qui a Roma è stato (anche) l’anno di Numero Cromatico, collettivo artistico composto da ricercatori provenienti dal mondo delle arti visive e delle neuroscienze, che proprio nel 2021 ha festeggiato i dieci anni di attività. Il MAXXI li ha accolti con i progetti espositivi “Epitaphs for the Human Artist” e “Superstimolo”; la Sala Santa Rita ha ospitato “Don’t You Forget About Me”, esposizione temporanea a cui ha partecipato anche Franco “Bifo” Berardi; all’interno del nuovo Contemporary Cluster hanno inaugurato una project room con l’installazione “Dove tutto inizia” e si sono aggiudicati la decima edizione dell’Italian Council.
Tra i progetti avviati dal collettivo negli ultimi dodici mesi – e ancora in corsa – quello che però spicca più di tutti è un lavoro di lungo periodo suddiviso in tre atti: “Tre Scenari sulla Percezione del Tempo”. Oltre alla “tradizionale” ricerca di Numero Cromatico sulle relazioni tra estetica e percezione, dell’arte come fenomeno “multicomponenziale” e del ruolo che l’intelligenza artificiale e la tecnologia possono giocare in questo campo, a essere interessante è anche l’ingresso di un altro fattore: il territorio. I “Tre Scenari sulla Percezione del Tempo” – “La memoria”, “La visione”, “L’attesa”, sono stati infatti concepiti per interagire con il project space del collettivo situato in Via dei Volsci a San Lorenzo – “uno spazio molto peculiare adiacente al Cimitero Monumentale del Verano, nella storica area degli artigiani marmisti” – con una mutazione continua e quotidiana che rende l’intero impianto simile a un organismo. Fino al 13 marzo 2022 sarà possibile visitare il lavori del secondo Scenario, ogni domenica dalle ore 10:00 alle 13:00 e solo su prenotazione (numerocromatico@gmail.com).