Ad could not be loaded.

Le anticipazioni su ART CITY a maggio. Confermato Tino Seghal in Piazza Maggiore

Scritto da La Redazione il 25 marzo 2022

Dopo la decisione di posticiparla alla primavera, la decima edizione di ART CITY si svolgerà dal 7 al 15 maggio 2022 incrociando Arte Fiera prevista dal 13 al 15 maggio. Sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, il programma “Main” sarà articolato in uno Special Project e in una serie di progetti curatoriali tra azioni, mostre e installazioni site specific che abiteranno luoghi consueti e inusuali della città.

La bella notizia è che è stato confermato il grande ospite già annunciato per lo Special Project: la star Tino Sehgal sarà, infatti, a Bologna con una performance in Piazza Maggiore. I 45 ballerini e interpreti si muoveranno nello spazio facendo diventare il pubblico non solo fruitore ma protagonista di una coreografia umana, ricca di riferimenti alla storia e al passato.

Sono otto invece i Main Project curatoriali.

La dimensione esperienziale, già presente nel lavoro di Seghal, caratterizza anche Stultiferagrande opera performativa di Benni Bosetto a cura di Caterina Molteni che avrà luogo nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna. La scena, ispirata all’opera satirica La nave dei folli (1494) di Sebastian Brant, si svolge su una nave destinata a un viaggio senza fine, sulla quale i passeggeri interagiscono assumendo identità archetipiche, nella necessità di delineare un nuovo ordine sociale.

L’elemento performativo torna anche nella mostra dedicata a Giulia Niccolai, Perché lo faccio perché. La vita poetica di Giulia Niccolai al Padiglione de l’Esprit Nouveau, a cura di Allison Grimaldi Donahue e Caterina Molteni, in cui la ricerca poetica, visiva e sonora dell’artista è ricostruita e riattivata grazie a un nuovo lavoro di Tomaso Binga e Giulia Crispiani, e in Zhōuwéi Network di Emilia Tapprest al Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo, video installazione immersiva e live performance a cura di Felice Moramarco, che attraverso il medium cinematografico esplora la relazione tra datificazione, potere politico ed esperienze affettive individuali.

Emilia Tapprest

La mostra Fronte e retro sul percorso di ricerca di Italo Zuffi, dopo l’inaugurazione della retrospettiva già presente nella Sala delle Ciminiere del MAMbo sarà, infine, completata con una serie di nuove produzioni esposte nella Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi.

Altro caposaldo di quest’edizione di ART CITY è quello del site specific, che emerge in diversi progetti.

Nella Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio l’installazione video Emergency Break di Kipras Dubauskas, a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi, presenta la trilogia dedicata al “soccorso” sviluppata dall’artista lituano a partire dal 2019 e il cui ultimo capitolo verrà realizzato a Bologna.

Singolare anche la collocazione della videoinstallazione Aedes Aegypti di Pedro Neves Marques, a cura di Sabrina Samorì, che sarà visibile all’Orto Botanico ed Erbario dell’Università di Bologna.

È Carlos Garaicoa, invece, il protagonista dell’interazione con lo spazio dell’Oratorio di San Filippo Neri con un’installazione a cura di Maura Pozzati attraverso la quale l’artista cubano intende approcciare la storia dell’Oratorio, ricordandone la distruzione e il restauro.

Le sale storiche di Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla, saranno poi abitate come previsto da Fuori Terra, mostra di Mattia Pajè a cura di Giovanni Rendina, un gruppo scultoreo composto da figure umanoidi immerse in un ambiente installativo.

Accanto a tutto questo non mancheranno le numerosissime iniziative di musei, fondazioni e spazi istituzionali, pubblici e privati, molte delle quali concentrate nell’ART CITY White Night di sabato 14 maggio.

Il programma completo di ART CITY Bologna 2022 sarà pubblicato in prossimità della rassegna sul sito artcity.bologna.it.