Fare un excursus su tutta la musica e tutte le sottoculture musicali che hanno attraversato gli anni 90 è un impresa titanica, nonché inopportuna da affrontare in poche righe. Quello che c’è da sapere è che questa estate alla Spiaggetta di Ostia c’è la residenza estiva di Borghetta Stile – serata che ha fatto dei 90 il proprio vessillo – dove ballare a piedi nudi sulla sabbia e spaccarsi in due a botte di Angelo Azzurro ed euro dance. A loro abbiamo chiesto un sunto delle hit estive del decennio d’oro in questione, ognuna con una breve spiegazione sul perché della scelta. Ascoltatele in sella a un F12 Malaguti.
Nirvana – Smells Like Teen Spirit (1991)
Il grunge nel 2015 è decisamente demodé, ma se parliamo di anni 90 le prime cose che ci vengono in mente sono le camicie di flanella a quadri, i jeans strappati e la scena musicale e politica di Seattle.
Ace of Base – All That She Wants (1992)
Gli svedesi prima di Ikea, Ibrahimovic e Cheap Monday.
Haddaway – What Is love? (1992)
Estate = Festivalbar. Non aggiungiamo altro.
Scatman John – Scatman’s World (1995)
La colonna sonora di Vacanze di Natale. Cinepanettone. indimenticabile e intramontabile
Oasis – Wonderwall (1995)
Il britpop è il grunge d’Europa. Era il lontano 1995 ed è grazie a loro che ci siamo avvicinati alla musica. Imitavamo gli oasis in tutto, dai vestiti comprati a via Sannio al taglio di capelli.
883 – Gli anni (1995)
Canatata a squarciagola e in lacrime ad ogni fine serata… Ma lo sapranno chi è Ralph Malph?
Shaggy – Boombastic (1995)
La Levi’s in quegli anni a livello pubblicitario ha dato il meglio di sé: insieme a Spaceman e Flat Beat in tv era un continuo di Boombastic di Shaggy. Oggi è il pezzo che ci ricorda che l’estate sta per iniziare.
Spice Girls – Wannabe (1996)/
Le regine incontrastate degli anni 90, dopo Ambra Angiolini e le ragazze di Non è la Rai.
Gigi D’Agostino – Bla Bla Bla (1999)
Fomento e cassa dritta. siamo arrivati a passarla anche 3 volte in una stessa sera viste le insistenti richieste…
Liquido – Narcotic (1999)
È il pezzo che apre le danze, un vero e proprio inno del Borghetta.
