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Le ‘Mine Vaganti’ di Ferzan Ozpetek in scena al Teatro Duse


Scritto da Salvatore Bruno il 14 dicembre 2022

Foto di Romolo Eucalitto

Dopo il successo con cui è stato salutato nei teatri di tutta Italia nella prima parte della tournée, anche al Teatro Duse di Bologna arriva lo spettacolo di ‘Mine Vaganti’, remake dell’omonimo film cult del 2010 diretto da Ferzan Ozpetek.

 Da venerdì 16 a domenica 18 dicembre, il palco del prestigioso teatro di prosa di via Cartoleria ospita una storia iconica in una veste nuova, una commedia nella quale il tema della famiglia e del suo sistema di valori si rispecchia nei diversi protagonisti in un gioco in cui la diversità sfida il conformismo: se da un lato ci sono luoghi comuni e una società retrograda, dall’altro emerge la voglia di cambiamento e di non omologazione di chi sceglie di vivere la propria persona e la propria sessualità nella piena completezza.

Tra i nomi presenti nel cast, Francesco Pannofino, Iaia Forte, Mimma Lovoi e Carmine Recano, oltre a Edoardo Purgatori che chiude un 2022 che lo ha visto protagonista, oltre che a teatro, anche al cinema e in televisione. 
A lui abbiamo fatto qualche domanda.

Edoardo Purgatori. Foto di Luca Carlino

La tua è una carriera già molto variegata, sia a teatro sia sul piccolo e grande schermo. Hai un criterio di scelta nei ruoli da interpretare?

I progetti che faccio li scelgo in base alle storie e ai personaggi che andiamo a raccontare, il mondo che li circonda e poi le tematiche che andiamo a sviscerare attraverso di loro, senza distinzione tra cinema, televisione e teatro. 
Cinema e tv ormai si equiparano a livello di qualità, mentre il teatro cerco di farlo ogni anno perché, per quanto mi riguarda, è una mia necessita, sempre un ritorno alle origini. Poi, avere il contatto diretto con il pubblico è qualcosa che è assolutamente introvabile. 
Detto questo, cerco dei personaggi e delle storie che di solito non ho già affrontato. Sono 15 anni che faccio questo mestiere e cerco sempre di variegare tutte le storie che mi portano a scoprire mondi che non conosco ma che faccio coincidere con la mia zona di comfort.

Negli ultimi anni hai preso parte, tra i vari progetti, alla serie Netflix ‘Baby’, in film come ‘Freaks Out’ di Gabriele Mainetti e ‘Siccità’ di Paolo Virzì e ora sei di nuovo in tournée teatrale con lo spettacolo di ‘Mine Vaganti’ di Ozpetek. 
C’è un personaggio al quale ti senti particolarmente vicino/legato?

Sinceramente no, ma senza dubbio mi sento estremamente fortunato di aver potuto lavorare con questi registi e a questi progetti, perché per un attore significa aver raggiunto traguardi professionali. 
Umanamente, ognuno dei personaggi e ognuna delle storie a cui ho preso parte mi hanno cambiato e lasciato qualcosa, facendomi diventare – speriamo! – una persona e un attore migliore.

Parlando di Ozpetek, nell’ultimo anno sei stato anche protagonista de ‘Le Fate Ignoranti’, serie-remake dell’omonimo film del regista e uscita lo scorso aprile su Disney+. Nelle serie interpreti Riccardo, uno dei personaggi più ‘solidi’ all’interno della famiglia delle fate. 
Cosa significa per te interpretare ruoli di personaggi omosessuali?


Per me non esistono personaggi omosessuali o eterosessuali, quella è una caratteristica del personaggio e quindi non faccio distinzioni da un punto di vista dell’orientamento dei miei personaggi. Interpreto ciò che mi incuriosisce e mi interessa: in questo caso, nella serie delle Fate Ignoranti, ciò che significa essere innamorati di qualcuno e per amore dover scegliere di affrontare la propria famiglia su una questione che riguarda il mio personaggio. Quello è ciò che mi interessava di più, per il resto non faccio assolutamente distinzioni. 

Al di là di questo, mia personale opinione, credo nella libertà di ognuno di amare e di viversi la propria vita come meglio sceglie nel rispetto degli altri, quando nessuno può mettere bocca su cosa è giusto o no o su cosa sia una famiglia. Ognuno deve poter fare quello che desidera e amare chi vuole, senza dover rendere conto a nessuno.

Dopo un anno così intenso, qualche piccolo spoiler sui progetti futuri?

Attualmente stiamo finendo la tournée teatrale di Mine Vaganti, in cui quest’anno interpreto il personaggio del protagonista, Tommaso, che nel film era di Scamarcio. Ne sono molto felice, perché era un mio sogno interpretare un protagonista del genere a teatro, per giunta in uno spettacolo di così grande successo è sicuramente una cosa bellissima. Ne sono grato. 
Dopodiché ho girato anche un cortometraggio in Inghilterra, ‘When I Grow Up’, diretto da Nicolò Salvato e Paolo Grassi nel quale interpreto un trapper inglese. Inoltre, sarò in scena a marzo con uno spettacolo di Tommaso Agnese ‘Quattrocento euro per due ore di nudo’ e in un film con Pilar Fogliati, ‘Romantiche’, scritto e diretto da lei e Giovanni Veronesi. 
Ci sono poi altre belle cose in arrivo, ma sicuramente la prima fra tutte è che diventerò papà di un maschietto per la seconda volta.