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Le mostre fotografiche su Luigi Ghirri per i trent’anni dalla scomparsa

Scritto da La Redazione il 21 febbraio 2022

Nel trentennale della sua morte, le città di Reggio Emilia, Modena e Parma dedicano a Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Reggio Emilia 1992), una ricca programmazione di eventi dal titolo emblematico Vedere Oltre.

Un grande interprete e innovatore del linguaggio fotografico a colori, che si autodefinì “un ragazzino seduto su un muretto che cattura la vita che gli passa di fronte” e che per realizzare la sua opera ha attinto trasversalmente dall’architettura, dalla lettura, dal cinema e dalle canzoni grazie alle collaborazioni con Aldo Rossi, Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati e Lucio Dalla, rendendo la banalità quotidiana in emozioni in immagini coinvolgenti.

Si parte con tre esposizioni che aprono le porte delle collezioni custodite negli spazi del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, di FMAV- Fondazione Modena Arti Visive a Modena, dello CSAC dell’Università di Parma e con il neonato Premio Ghirri per la Giovane Fotografia Italiana durante il Festival Fotografia Europea.


In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive
Palazzo dei Musei – Reggio Emilia
29 aprile 2022 – 8 gennaio 2023

La sezione di fotografia di Palazzo dei Musei di Reggio Emilia (che ospita già una sezione permanente sul fotografo) ricorda l’artista con la mostra dal titolo: “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive”a cura di Ilaria Campioli, Joan Fontcuberta, Matteo Guidi, realizzata in collaborazione con Fototeca Biblioteca Panizzi, Archivio Eredi Luigi Ghirri, ISIA Urbino.
La mostra riunisce per la prima volta le fotografie che Ghirri realizzò nel contesto del parco tematico Italia in miniatura, pensato e progettato da Ivo Rambaldi nelle vicinanze di Rimini, inaugurato nell’estate del 1970. È l’essenza stessa del parco che presumibilmente ha portato Ghirri a esplorarlo in più riprese, dalla fine degli anni Settanta alla prima metà degli Ottanta. In mostra fotografie anche inedite provenienti dalla serie “In scala”, per la prima volta in dialogo con una selezione dei materiali dell’archivio del parco, prodotti da Ivo Rambaldi in quegli stessi anni. Oltre a mappe, schizzi, appunti e altri documenti, spiccano le fotografie realizzate da Rambaldi in viaggio per l’Italia. A completare la mostra, i progetti fotografici realizzati da un gruppo di lavoro formato da artisti emergenti, catalizzato da Joan Fontcuberta e Matteo Guidi a partire da un workshop all’ISIA di Urbino. Sempre a Reggio Emilia, Ghirri sarà protagonista ai Chiostri di San Domenico di Giovane Fotografia Italiana, in programma in concomitanza con il Festival Fotografia Europea, dal 29 aprile al 12 giugno 2022. La nona edizione dell’open call dedicata ai migliori artisti e artiste della fotografia contemporanea under 35 in Italia, si presenta con un’importante novità: l’istituzione del Premio Luigi Ghirri, grazie alla collaborazione con l’Archivio Eredi Luigi Ghirri.

Luigi Ghirri nelle collezioni di FMAV – Fondazione Modena Arti Visive
Modena
16 settembre – 16 ottobre 2022

Fu a Modena che Ghirri inaugurò nel 1972 la sua prima mostra. Oggi la città rivive il talento di questo maestro con un’esposizione che parte dalle fotografie presenti nelle collezioni gestite da FMAV affiancate da immagini e pubblicazioni riguardanti il seminale rapporto di Ghirri con gli artisti concettuali modenesi.
La serie di “Colazione sull’erba”, presentata nelle sale ex Sip di Piazza Grande nel 1975, sarà il punto di partenza per esporre cataloghi e documenti che raccontano il suo ruolo di animatore delle attività sulla fotografia alla Galleria Civica. L’esposizione si concluderà con alcune fotografie di paesaggio e architettura degli anni Ottanta, tra cui quelle della celebre serie Versailles.


Luigi Ghirri e Parma
CSAC – Parma
autunno 2022

Il rapporto di Luigi Ghirri con Parma, iniziato agli esordi della sua vicenda, è stato prima di tutto rapporto con l’Università, con il CSAC fondato da Arturo Carlo Quintavalle, con Massimo Mussini, con quell’istituzione che ebbe il grande fotografo come interlocutore d’eccellenza, non solo per la donazione di quasi 2000 stampe che fanno del CSAC la maggiore raccolta di sue fotografie vintage. La città ospiterà quindi una serie di incontri e giornate di studio a carattere pubblico che vedranno studiosi, artisti, scrittori, riflettere sull’opera ghirriana e sul grande impatto che questa ebbe sulla cultura, non solo visiva, del secondo Novecento. Con i materiali conservati negli archivi CSAC sarà allestita una mostra e pubblicato un volumeche restituiscono l’intenso e complesso rapporto di Luigi Ghirri con l’Università di Parma e con la generazione di autori che nel corso degli anni Settanta definirono con lui una nuova fotografia di paesaggio: il modello della foto di Walker Evans, la definizione di un approccio differente alla Storia della fotografia, gli autori della sua generazione che tra ricerca concettuale e riflessione sui media inventarono un “nuovo vedere”.