Milano sembra tornata ad essere quella di cui ci eravamo innamorati un tempo. C’è frenesia nell’aria, il risveglio è graduale ma tangibile. Lo capiamo – nel nostro caso – dalle nuove aperture che interessano Milano in questo periodo estivo. Ora che siamo tornati anche a stare al bancone per giocare il nostro sport preferito, la partita si fa più interessante. In questo consueto articolo vi ricordiamo le nuove aperture dell’ultimo periodo.
DaDa in Taverna
Un nuovo progetto che dialoga con il vecchio, senza mai snaturare o perdere il senso di quello che c’è stato, ovvero la storica Taverna Moriggi. Il rispetto della storia è il motore dello sviluppo di DaDa e del suo nuovo team, che vede in cucina lo Chef Paolo Anzil con il suo Sous Chef Davide La Grotteria. Dall’aperitivo alla cena (ma anche pranzo) la carta vincente di DaDa è la selezione di ricette tradizionali, che guardano al passato ma si presentano in chiave contemporanea. Alleggerite, rese eleganti nella forma e nella presentazione, accompgnate da un’ottima carta vini regionale: provate la Cos-to-let-ta, una gustosa e moribida costoletta di vitello panata e fritta in burro chiaro, oppure i Tajarin freschi con zucca e timo, panna acida e croccante di sesamo, olio di semi di zucca. Il menu è composta da pochi piatti, tutti molto coerenti con una visione di cucina che guarda all’ingrediente e alla stagionalità. E ovviamente rende omaggio al posto in cui si trova. Interessante la mixology di Riccardo Campagna. In via Morigi 8.
Berberè Porta Romana
narrestabile nella sua corsa, Berberè arriva anche in Porta Romana, siglando così il quinto locale a Milano. La pizzeria del lievito madre vivo, che ha fatto di questa filosofia un brand di successo e timoniere di tante altre realtà in Italia e non solo. Regina indiscussa la pizza, creata a regola d’arte con tre tecniche diverse per ogni tipo di impasto: classico diretto; idrolisi degli amidi; farrointegrale, grano duro e enkir indiretti con biga. Il nuovo menù è ovviamente tutto giocato sugli igredienti di stagione: come la Cavolo nero con cavolo nero saltato, porri stufati, fiordilatte d’Agerola, senape, formaggio Vezzena d’alpeggio; la Cottobosco con Prosciutto cotto a legna, funghi misti saltati, taleggio, fiordilatte d’Agerola e prezzemolo; o la Speck e patate con Speck dell’Alto Adige, gorgonzola naturale, fiordilatte d’Agerola, patate schiacciate all’olio evo. Tutto rigorosamente sotto la stretta filosofia di una lievitazione naturale a 24 ore a temperatura controllata di 24 gradi. In via Carlo Botta, 4.
Osteria Valtellina
Non si tratta di una nuova apertura in senso stretto perché Osteria Valtellina è a Milano da 45 anni. Una storia lunga, legata a una realtà familiare stabile nel territorio, che dopo varie vicissitudini ha deciso di cambiar rotta. Osteria Valtellina torna oggi – grazie a un gruppo di giovani ristoratori – ad ospitare i propri clienti in una nuova veste. A partire dagli ambienti riqualificati tenendo conto dell’essenza di questo posto, ovvero un’osteria che si trova a cavallo tra la città e la campagna, a pochi passi da Parco Forlanini. La cucina si ispira orgogliosamente alle ricette tradizionali Valtellinesi e strizza l’occhio a una ricerca gastronomica che valorizza nuovi abbinamenti e sapori più leggeri, partendo da una scelta accurata e scrupolosa delle materie prime. Come le manfrigole (crespelle di grano saraceno) con casera e bresaola croccante, i pizzoccheri con le coste e burro chiarificato. Via Privata Taverna, 34.
Frigo
Un bar iper colorato che sembra di essere nel magico mondo di Polly Pocket (che trip). Tinte pastello, luci al neon, cocktail coloratissimi e divertenti, in questa nuova insegna che spunta nel quartiere rainbow di Milano: Porta Venezia. Un posto informale, dove fermarsi per una colazione al volo o una cena a base di tacos gourmet di carne, pesce o veggie, originali sandwich, salads variegate, ribs, nuggets, nachos. Chiedete il margarita alla violetta, uno dei cocktail più instagrammabili di sempre. Non mancheranno dj set, piccole esposizioni e mostre di giovani artisti di zona e non solo. In Viale Tunisia, 3.
Dasein
Al Dasein è possibile assaporare la bolla più amata al mondo, apprezzandone le differenze e le sfaccettature, che non sono banali. Proprio per la loro difficoltà di lettura, gli amatori come me si affidano a Monika, padrona di casa insieme al compagno Victor, che per mano ti accompagna nella scelta tra oltre 100 etichette presenti nel locale. Un spazio per i curiosi che non si fermano alle prime apparenze: le scale invitano a scendere in un luogo di elegante convivio, dove i sensi sono attratti da profumi e suoni. Si perché qui c’è un pianoforte che accompagna il ritmo dei sorsi e dei bocconi. Le malghe immerse nel verde e l’aria limpida della Val Chiavenna si ritrovano nei taglieri di salumi e formaggi. In via Lodovico Settala, 2N01.