«Sin dall’età di sei anni ho amato dipingere. All’età di cinquanta ho disegnato qualcosa di buono, ma fino a quel che ho raffigurato a settant’anni non c’è nulla degno di considerazione… A ottant’anni avrò sviluppato questa capacità, mentre a novanta riuscirò a raggiungere il segreto della pittura. Quando ne avrò centodieci anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria». Parole di Hokusai, colui che negli anni 30 dell’Ottocento ha influenzato generazioni di maestri. Come Utagawa Hiroshige altro pioniere di quella tecnica che rese l’arte giapponese celebre in tutto il mondo. A fare delle opere di Utagawa Hiroshige dei capolavori non è solo la loro qualità grafica decorativa e semplificativa, ma anche il loro ruolo di documentazione di un’epoca lontana nel tempo e nello spazio come quella del periodo Edo.
Hokusai e Hiroshige saranno in mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna dal 12 ottobre 2018 al 3 marzo 2019 con 270 opere provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston, che raccontano i luoghi alla moda del loro tempo, gli arredi, le acconciature, gli abiti di una nuova classe borghese emergente e ormai lontana dalla cultura samuraika precedente. Nei suoi lavori di Hiroshige, in particolare, la figura umana è inserita senza prevalere in una natura della quale viene rappresentato ogni dettaglio, caratteristica che gli è valsa il titolo di “maestro della pioggia e della neve” per la sua capacità di raffigurare in modo così minuzioso gli aspetti del mondo naturale. A dimostrazione del suo talento pittorico, saranno in mostra anche una grande selezione di disegni preparatori arrivati integri ai giorni nostri perché mai utilizzati per la stampa xilografica.
Tutte le info sulla mostra saranno presto sul sito http://www.hiroshigebologna.it/