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L’universo sonoro e immersivo di NODE Festival 2023

Scritto da Joe Teufel il 20 novembre 2023

Il live di Robert Henke nell'edizione 2021 al Cinema Astra

Puntuale come ogni biennale che si rispetti torna NODE, il festival che da oltre un decennio mette insieme alcune delle esplorazioni audiovisive più interessanti della scena internazionale. E lo fa a Modena, città che proprio sulla spinta del lavoro ultradecennale festival ha scoperto il proprio interesse per le arti multimediali ricevendo, non a caso e prima in Italia, il riconoscimento Unesco per le “Media Arts” nel 2021.

È un focus molto preciso quello di NODE, che non ha simili in Italia e che guarda alla ricerca sonora come un’esperienza immersiva che si arricchisce sia grazie all’uso dei visual sia attraverso la scelta di location che si legano intimamente alle performance, rendendole di fatto site-specific.

Quest’anno, in particolare, ogni giornata del festival, dal 6 al 9 dicembre, e le sue due anteprime, il 24 novembre e l’1 dicembre si svolgono in una venue diversa, con alcune novità.

Prima preview venerdì 24 novembre con i giapponesi GOAT presso La Tenda, band chiave della scena sperimentale giapponese con un intricato approccio al minimalismo e un tradizionale set-up rock.

Ad aggiungersi alla mappa, anche la Chiesa del Voto che venerdì 1 dicembre ospita per la seconda preview del festival il musicista e sound designer cipriota Mihalis Shammas con la sua performance che unisce elementi di liuteria ed ingegneria: al centro del suo set c’è, infatti, il Lyraei, uno strumento elettromagnetico ideato e costruito come moderna reinterpretazione della lira, in grado di generare, attraverso pick-up autocostruiti, una densa e impenetrabile stratificazione di texture sonore e drone.

MIHALIS SHAMMAS – INTONAL 2023 Photo: Camilla Rehnstrand for INTONA

Dopo Maria W Horn nel 2021, l’organo della Chiesa di Gesù Redentore risuonerà per l’inaugurazione di mercoledì 6 dicembre con il concerto site-specific di Ellen Arkbro, compositrice e sound artist svedese che ha legato la sua pratica artistica allo studio dell’armonia e, in particolare, allo studio della just intonation.

Avremo poi il piacere di risederci sulle comode poltroncine del Cinema Astra giovedì 7 dicembre, utilizzato per la prima volta da NODE nel 2021 con l’indimenticabile live di Robert Henke. Qui si alterneranno il digital artist peruviano Alex Guevara che combina arte, scienza e tecnologia per creare esperienze immersive e strabilianti landscape in cui si fondono digitale ed organico, e il producer ungherese Gábor Lázár con un suono scultoreo capace tanto di spettinare che di implodere su se stesso.

Venerdì 8 dicembre si fa torna al Teatro Storchi per un’esclusiva prima italiana di Kelly Moran, pianista e compositrice statunitense di Warp rec., che ha collaborato con artisti del calibro di FKA Twigs, Oneohtrix Point Never, Kelsey Lu, Yves Tumor e Margaret Leng Tan. Moran utilizza un pianoforte preparato, modificando il suono attraverso interfacce che lo trasformano in uno strumento elettroacustico ibrido del tutto unico.
Sul palco anche il sassofonista norvegese Bendik Giske, con la sua performance che è vera e propria sfida ai limiti delle potenzialità espressive del corpo e dello strumento. A chiudere la serata sarà il set a/v immersivo di Elias Merino e Tadej Droljc, SYNSPECIES, abitato da oggetti audiovisivi in perenne mutazione.

Come una ciliegina sulla torta, per la serata conclusiva di sabato 9 dicembre NODE arriva per la prima volta all’interno del prestigioso Teatro Comunale di Modena, un traguardo meritato, che è affidato a tre set d’eccezione:  quello dell’artista turco Cevdet Erek, con un intervento performativo incentrato sullo spettro timbrico del davul, strumento della tradizione mediorientale; il collettivo torinese SPIME.IM con i propri racconti audiovisivi tra tecnologia, arte tridimensionale e musica elettronica;  e il gran finale con la performance collaborativa che unisce Caterina Barbieri e Space Afrika in un live accompagnato dagli interventi scenografici di MFO e di Ruben Spini.

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