Nella mitologia etrusca Mantus (in etrusco Manth) e sua moglie Mania erano gli dei dell’oltretomba. In quello che millenni or sono è stato il loro territorio, nasce un nuovo progetto per la fotografia, fatto di ricerca ed esplorazione e stimolato da un rinnovato contatto per la natura. Il quartier generale di Manth è Il Poggetto, un vecchio casale del 1700 rimesso a nuovo, affacciato sulla Riserva Naturale del Lago di Bracciano e a pochi chilometri dal paese, dove si avrà la possibilità di soggiornare e lavorare guidati da due mentori che hanno bisogno di poche presentazioni: Maurizio Cogliandro e Guido Gazzilli.
La residenza ha come obiettivo lo sviluppo della creatività e della capacità sperimentazione dei fotografi partecipanti e si divide in diverse fasi: Introduzione & Orientamento, Sviluppo del Progetto, Editing & Stampa, Finalizzazione & Critiche, Presentazione Finale e Installazione nella Grotta – la parte forse più affascinante, che permetterà di mostrare i propri lavori in un ambiente espositivo irripetibile. Alla base di tutto, c’è l’invito a farsi ispirare da un più profondo con la natura e con se stessi, cercando di “risvegliare istinti primitivi attraverso la ricerca di immagini, storie e suggestioni personali e profonde; instaurare un rapporto intimo con una natura sempre più dimenticata; esplorare il proprio lato creativo per raccontare se stessi attraverso un ritmo più lento”.
Manth prenderà il via a giugno, con due turni settimanali di residenza: 23–30 giugno e 1–8 luglio. Per inviare la propria domanda di partecipazione e per avere tutte le info necessarie è attivo il sito manthlab.com.