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Nasce a Bologna la prima etichetta dedicata alle performing arts

Scritto da La Redazione il 1 marzo 2021
Aggiornato il 27 giugno 2024

Il progetto è di Xing, che da sempre si occupa di performing arts. Si chiama XONG ed è la prima collana al mondo di dischi legati al variegato mondo della performatività. “In tempi di lockdown e di chiusure – affermano -, ci è apparso chiaro come il mondo delle live arts in realtà non si era mai fermato e che anzi era in grado di praticare altre ecologie delle condizioni del teatro, del museo, della sala da concerto”.

“Lo spazio del disco” è la scena su cui performare; un’esperienza di ascolto di “musica-non-musica” che si pone come testimonianza storica alla fine della società della prossimità. Solo vinili di colore bianco in edizione numerata distribuiti nei circuiti della musica di ricerca (Soundohm) e dell’arte (Flash Art) con le prime uscite previste per la primavera 2021 di Kinkaleri, Jacopo Benassi, Marcello Maloberti, Lydia Mancinelli, Mette Edvardsen.

“Perché – scrivono – anche l’ascolto è fisico”.