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Peck CityLife: il tempio della gastronomia milanese fa il bis

Insalata russa, ossobuco, e cocktail bar: dove firmare cambiali con il sorriso

Scritto da Martina Di Iorio il 14 dicembre 2018

Aspettatevi a breve stories della Ferragni e Fedez che sotto casa fanno la loro festa di compleanno da Peck. Il tempio della gastronomia milanese, quella dove paghi il cocktail di gamberi così Prima Repubblica 120 € al kg, apre nel nuove quartiere di CityLife. Che di ricchi ce ne siano tra le tre torri, oltre i sopra citati influencer, non è da ricordare. Ed ecco spuntare un altro locale targato Peck dove firmare cambiali in bianco e uscire felici e contenti. Geni indiscussi di questo modello di business, nascono nel lontano 1883 e arrivano oggi a essere punto di riferimento per sciure, curiosi, turisti e gastrofighetti. Per la prima volta esce dalla Milano storica per arrivare in CityLife Shopping District, il più grande distretto commerciale urbano d’Italia, in una nuova veste: gastronomia, ristorante, enoteca e anche cocktail bar.

Da comunicato leggiamo: “Il nuovo ristorante – 50 coperti, con due carte diverse per pranzo e cena – propone una serie di signature dishes come la costata di manzo, il risotto giallo con ossobuco, la cotoletta alla milanese, e piatti speciali come il lesso, la cassoeula, le carni allo spiedo o il marbré. Gli antipasti: concepiti per la condivisione, consentono di esplorare i must della gastronomia di Peck, come l’insalata russa, il paté, i gamberi in salsa cocktail, il vitello tonnato. Il ristorante in gastronomia permette inoltre all’ospite di ordinare fuori carta tutto ciò che è esposto al grande bancone di ingresso.”

Segue con accenni all’enoteca e al cocktail bar: “L’enoteca mette in scena una collezione 150 etichette tra vini e distillati, disposti a parete. La punta dell’iceberg rispetto alle oltre 3 mila etichette – sempre disponibili su ordinazione – che hanno reso il negozio di Via Spadari la migliore enoteca d’Italia. L’ultima sorpresa di questa nuova apertura è il banco della cocktail station. Decorato da piastrelle dipinte a mano con un disegno ricavato da una fotografia storica del Peck anni ‘50, propone una carta di cocktail che interpretano sia la storia di Peck sia la contemporaneità.