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Tutto il fascino dei film in 8 mm nel programma di Archivio Aperto 2017

Dal 27 ottobre al 2 dicembre torna a Bologna la rassegna in formato ridotto di Home Movies

Scritto da Salvatore Papa il 25 ottobre 2017
Aggiornato il 26 ottobre 2017

Ciò che un’epoca getta via a volte ritorna carico di nuovi significati. Un “trucchetto” che funziona tanto per gli antiquari quanto per gli archivisti, nonostante le finalità differenti. Così anche per Home Movies, l’Archivio nazionale del film di famiglia, da qualcuno risoprannominato – senza offesa – “la discarica della Storia” proprio per la sua capacità di recuperare il valore nascosto di alcune vecchie pellicole in formato ridotto. Un’instancabile archeologia dello sguardo che scava tra le centinaia di “filmini” raccolti nella sede di via Sant’Isaia a Bologna e che ogni anno riporta alla luce meravigliosi documenti e rielaborazioni messi in mostra nella rassegna Archivio Aperto (dal 27 ottobre al 2 dicembre 2017).

Uno dei focus di quest’anno è il paesaggio italiano, in particolare quello ripreso dai finestrini delle auto. Focus che apre la rassegna con la sonorizzazione dal vivo a cura di Corrado Nuccini (Giardini di Mirò) e Giuseppe Cordaro di The View from the Road, una raccolta di clip amatoriali in Super 8 e 8 mm girati da macchine in viaggio.

Tema che ritorna – da sempre coltivato – quello del cinema sperimentale e d’artista. Ne fanno parte i materiali originali di alcune opere dell’artista Ugo Locatelli realizzate nel 1972, una selezione di film dei Cineguf, i Gruppi Universitari Fascisti che tra gli anni 30 e 40 si muovevano tra realismo e avanguardia, alcune rarità della scena underground italiana rappresentata in questo caso da Gianni Castagnoli, Massimo Bacigalupo e Gianfranco Brebbia e un importante omaggio a Gustave Deutsch, il maestro del found footage film che sarà l’ospite d’onore di Archivio Aperto.

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La Storia è, invece, la protagonista di due pellicole in 8 mm girate durante la Seconda Guerra Mondiale e sviluppate oltre settant’anni più tardi da Home Movies e di alcuni film inediti che ritraggono una Sarajevo splendente 25 anni prima del tragico assedio.

Appuntamento sempre molto atteso è poi quello con il live cinema a Raum, lo spazio di Xing che ospiterà il media artist Floris Vanhoof e il musicista sperimentale Lieven Martens con Refreshment e Duet for Electronics and Bats, un inedito progetto di collaborazione dove l’archeologia dei media post-cinematografica del primo si mescola con l’etno-musicologia selvaggia del secondo.

Gli affezionati e i nostalgici della scena controculturale bolognese dei primi anni 90 saranno poi felici di rivedere i materiali legati all’esperienza di Pratello TV, street tv che nel 1992 trasmise per due giorni di fila una “diretta sperimentale” coinvolgendo i personaggi del quartiere.

Infine i documentari italiani realizzati con le immagini dell’Archivio, come Un western senza cavalli sulla storia del filmmaker bolognese Mauro Mingardi o I’m in love with the car di Michele Mellara e Alessandro Rossi, sulle conseguenze della diffusione delle automobili.