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Le voci dal mondo invisibile nei documentari di Terra di Tutti Film Festival

Dal 13 al 15 ottobre decine di proiezioni gratuite su temi sociali di grande attualità

Scritto da La Redazione il 11 ottobre 2017

I conflitti in Medio Oriente, le migrazioni e l’emergenza rifugiati, le donne: sono i temi principali del Terra di tutti film festival, che dal 13 al 15 ottobre 2017 riporta al Cinema Lumière decine di documentari a tema sociale.
“Voci dal mondo invisibile” è il tema di quest’undicesima edizione con 20 film in concorso e 15 fuori concorso e l’incontro di drammatica attualità Media&Migrations. Un mare di parole, la rappresentazione mediatica dei salvataggi in mare che giovedì 12 alle ore 16,30 anticiperà il festival nella Sala Poeti di Palazzo Hercolani (Strada Maggiore 45) con alcuni rappresentanti delle ong che svolgono operazioni di salvataggio in mare e tre giornalisti.

Argomento, quello legato alle ong e ai salvataggi che ritorna forte nella prima assoluta del documentario Astral (la proiezione venerdì 13 ottobre, dalle 18.30) con la presentazione del film affidata al capitano della nave soccorritrice che dà il nome al film.

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Nel primo pomeriggio di venerdì, dalle h 16 alle 18.30, arrivano invece i cortometraggi da e sulla Palestina di Nazra.

Da sabato 14 ottobre l’attenzione si sposta sui paesi “invisibili” e sui diritti negati.
Si va, quindi, in Siria con Siria. La rivoluzione confiscata di Paul Moreira, il racconto di un sogno di cambiamento interrotto dall’arrivo di Al Qaeda e di Daesh, e The envoy – Inside Syria Peace Negotiations della giornalista Anne Poiret, sguardo sulla diplomazia al lavoro.
Protagonisti anche i conflitti dimenticati del Congo che fa da sfondo Inner Me di Antonio Spanò (sulle donne disabili nel travagliato paese africano) a quello ambientale in America Latina (Tierra Esperanza, di Miko Meloni e Esteban Coloma) e in Colombia, dove da decenni è in atto un vero e proprio genocidio da parte dello stato, nel nome dell’olio di palma (Frontera Invisible, di Nico Muzi e Nicolas Richat).

Soukeina
Soukeina

Ci saranno, come detto, anche tante storie di donne, come le madri presenti nei campi di rifugiati in Libano del documentario The Mother Refugees di Dima Al-Joundi, prodotto da Al Jazeera; Soukeina che racconta la propria terribile vita e la maternità rubata durante i 12 anni come “desaparecida” in una delle carceri illegali marocchine riservate al popolo saharawi (Soukeina, 4400 días de noche, di Laura Sipán Bravo); Hadijadatou, venduta come schiava bambina in Niger e prima donna a fare causa al proprio paese e a vincere (Free Hadijadatou vs The State, di Lala Gomà e Rosa Cornet); e le tre adolescenti tunisine di Blooms in the concrete delle registe francesi Karine Morales e Caroline Péricard (anche loro ospiti nelle giornate del festival), con la loro battaglia pacifica attraverso la street art.

Domenica 15 ottobre, infine, la consegna dei premi.

Tutte le proiezioni sono gratuite, si richiede solo un contributo di 3 euro per la spilla TTFF11.
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