Il nome di questa spiaggia, come spesso accade in Sardegna, deriva dalle uniche caratteristiche naturali che trovate una volta arrivati. La spiaggia Bianca, infatti, si chiama così per il uno splendido arenile di sabbia candida che contrasta con l’azzurro cristallino delle acque sarde che la bagnano. Ma cosa succederebbe se invece le centinaia di turisti che ogni anno sono qui se ne fregassero, gettando a mare e in terra creme solari, numeri di Novella 2000 già consumati e sigarette con troppo rossetto sopra? Che questa spiaggia, piano piano, da candida e immacolata diventerebbe triste, sporca, grigia; morirebbero i suoi piccoli abitanti marini, la macchia mediterranea che la circonda appassirebbe, sfiorirebbe, facendo diventare questo posto un luogo dai connotati completamenti diversi. Vorreste davvero un mare così? Corona il 20 luglio organizzerà a questo scopo preventivo e di sensibilizzazione una raccolta rifiuti sulla spiaggia e in acqua. Smettete di leggere il vostro tabloid e unitevi alle decine di volontari che saranno qui per permettere alla spiaggia bianca di rimanere bianca.
CONSIGLI
Il comportamento virtuoso di ognuno di noi è alla base della salvaguardia del Pianeta. Uno delle prime azioni da attuare è quella di convertirsi a uno stile di vita plastic free. Seguite questi consigli: usate shopping di tela e non usa e getta; scegli creme solari e bagnoschiuma non inquinanti; portate borracce e non bottigliette per la vostra acqua; no alle cannucce;