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SEEYOUSOUND 8 International Music Film Festival

Una certezza per i cinefili torinesi e non solo

Scritto da Lorenzo Giannetti il 11 febbraio 2022
Aggiornato il 14 febbraio 2022

Black Midi, John L Nina McNeely

Ottava edizione di Seeyousound: ormai una certezza per i cinefili torinesi e non solo. La formula del festival con base al Cinema Massimo prevede di raccontare i cambiamenti e le prospettive della società attraverso film, documentari, sonorizzazioni e cortometraggi col filtro e col filo conduttore della musica. Tante le suggestioni, le anteprime, i generi e le chicche da non perdere nel programma in agenda dal 18 al 24 di febbraio. Tra i protagonisti di questa edizione due personaggi in grado di incarnare bene lo spirito multidisciplinare, trasversale e visionario del festival: Stephen Kijak e Karol Sudolski. Il regista americano presenterà all’inaugurazione del festival il suo nuovo film “Shoplifters of the world”: la storia vera di un giovane dj che scioccato dalla notizia dello scioglimento dei The Smiths prende letteralmente in ostaggio una stazione radio sullo sfondo di un accurato ed accorato affresco degli Anni 80). Il visual artist di origini polacche consolida il legame tra Seeyousound e Recontemporary – galleria a due passi dalla Mole, dedicata all’interazione e all’impatto delle tecnologie digitali nell’arte contemporanea – attraverso la sua prima mostra personale intitolata “You are my anchor point” ed un panel sui possibili scenari nell’Era delle intelligenze artificiali in tandem con Francesco D’Abbraccio (quest’ultimo in scena anche col progetto Lorem, un particolare live set che promette di sviluppare una narrazione frutto della commistione e del “dialogo” tra input umani e artificiali).

Non potevano mancare anche due sonorizzazioni d’autore: la prima di Ginevra Nervi (già nota e premiata per le sue colonne sonore e stavolta  alla prese col cortometraggio muto Stuf) ed il collettivo Soundtracks 2021 al lavoro su una partitura di Enrico Gabrielli pensata per il film L’Inferno (atipico quanto suggestivo colossal del 1911 che ripercorre la prima parte del viaggio dantesco attraverso le illustrazioni di Gustave Doré). In mezzo, proiezioni davvero per tutti i gusti: dai biopic su artisti di fama mondiale come Moby e Caetano Veloso, al film d’animazione con la soundtrack curata dal nostrano Durdust, dalla Genova di De Andrè rievocata nel tour-omaggio a “Storia di un impiegato” dal figlio Cristiano fino alla cosiddetta “Drill Liguria” culla di Tedua, Izi e altri “nipoti” di Faber (“De Andrè è il nostro Tupac, rivendicano alcuni trapper di riviera). Insomma consigliamo di fare l’abbonamento, spulciare con calma il programma giorno per giorno e tornare a gustarvi ogni secondo nella sala buia.