Alla guida di un taxi per le strade di Teheran. Telecamera sul cruscotto. Jafar Panahi, regista iraniano condannato dal governo del suo Paese a non fare film per 20 anni, aggira l’ostacolo diventando taxista. Gira Taxi Teheran, Orso d’Oro a Berlino nel 2015, all’interno di un’auto, che diventa scenario di una riflessione sulla realtà iraniana. Panahi si mette alla guida e con i suoi passeggeri passa in rassegna temi caldi, dai diritti civili alla libertà d’espressione, dalla pena di morte ai limiti che coinvolgono il cinema. Affresco delle contraddizioni che investono il Paese, Taxi Teheran è il terzo film clandestino del regista, dopo This Is Not a film e Closed Curtain. Opere di denuncia che con ironia e lucida consapevolezza offrono uno spaccato dell’Iran di oggi.
Taxi Teheran
L'esperimento on the road di e con Jafar Panahi
Scritto da Claudia Farci il 1 settembre 2015
Aggiornato il 4 settembre 2015
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