Se per ogni inizio c’è sempre una fine, esiste un Terraforma senza Villa Arconati. Questo è ciò che si evince dall’ultimo post presente sulla pagina instagram ufficiale del festival, che con un ultimo saluto e ringraziamento dichiara come ufficialmente terminato il processo di terraformazione della villa di Bollate, che ha ospitato la manifestazione sin dalla sua nascita. Di seguito il testo tradotto del loro post:
” Il festival Terraforma non si terrà a Villa Arconati il prossimo anno. Fin dalla sua nascita nel 2014, Terraforma ha manifestato l’intenzione di iterare il processo teorico e pratico, in cui la vita su un pianeta diventa possibile grazie alla creazione di un’atmosfera. Questa convinzione è nata insieme al desiderio di prendersi cura di un luogo specifico come Villa Arconati, e sotto la forma specifica di un festival di tre giorni in cui la musica catalizza il cambiamento. Terraforma ha sempre abbracciato il cambiamento sia dal punto di vista concettuale che strutturale.
Il cambiamento c’è stato quando abbiamo deciso di creare un festival di musica sperimentale nell’industria musicale italiana, fortemente commerciale. È stato così quando abbiamo introdotto formati esperienziali ed editoriali innovativi come Terraforma Journal, Il Pianeta Come Festival e Terraforma Simposio. Il cambiamento è stato quando abbiamo avviato un processo di terraformazione dell’ambiente di Villa Arconati, dove, insieme alla Fondazione Augusto Rancilio, abbiamo sviluppato diversi progetti di rigenerazione che hanno riportato la Villa al suo splendore. Il cambiamento c’è stato quando abbiamo spinto – e continuiamo a farlo – un’agenda di sostenibilità che ogni anno stabilisce nuovi standard per noi stessi, i nostri partner e i nostri ospiti. Il cambiamento, soprattutto, è sempre stato insito in Terraforma.
L’impegno per il cambiamento c’è stato quando abbiamo creduto che cinquemila persone potessero ballare insieme all’esterno di una splendida Villa, ascoltando la musica che piaceva a loro e che piace a noi.
Cambiamento più sperimentazione è l’equazione di Terraforma. E la sosteniamo ancora oggi, mentre ripensiamo a un modello che deve essere cambiato. Vogliamo evolvere, vogliamo terraformare nuove dimensioni mentre terraformiamo noi stessi. Ci sentiamo, ancora una volta, pronti al cambiamento. E vogliamo che la nostra comunità ne faccia parte.
Sentiamo di dover ringraziare tutti voi.
Nell’arazzo del tempo, la vostra incrollabile presenza è stata un filo conduttore costante. Grazie per essere stati con noi in ogni momento e per aver contribuito alla sintesi di Terraforma.
Come ha detto qualcuno più saggio, il cambiamento è positivo. Restate con noi. Abbracciate il cambiamento.”
“Embrace change” sono le ultime parole che concludono un post che segna un prima e un dopo. Ma per fortuna, nulla finisce e tutto si trasforma, ed è proprio in questi giorni di annunci che il festival patrocinato da Threes Production lancia una call ufficiale per ospitare nuove dimensioni da terraformare: nel link in bio della pagina instagram del festival è possibile accedere a un form dove proporre nuove location in cui dare vita ai nuovi progetti dell’organizzazione.
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E non finisce qui. L’ultimissima sorpresa nel sacco natalizio di Threes è l’unica sotto forma di materia, pronta ad essere tramutata in onde sonore: per chiudere ufficialmente questa decade Terraforma ha prodotto un LP Various Artists dove hanno partecipato tanti dei nomi che negli anni hanno accompagnato pomeriggi e notti estive all’interno di Villa Arconati, tra i quali Donato Dozzy, Marco Shuttle, Mohammad Reza Mortazavi, Nkisi, STARGATE, STILL, and Suzanne Ciani.
Il vinile è ufficialmente in pre-order a partire da oggi al seguente LINK, regalo dell’ultimo minuto perfetto per ogni terraformer.
Si chiude una porta, si apre un’altra dimensione.
