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Torna Turbo, il festival fuori dal ‘Comune’ di Serendippo

quartiere Zona Universitaria

Scritto da La Redazione il 2 giugno 2025

Davide Calvaresi a perAspera festival Il vecchio con la Panda (un dialogo con ChatGPT) 5/C Lab, Bologna -[ph. Fabio Fiandrini]

Turbo. Un festival fuori dal Comune, nel senso più letterale del termine. Perché se da un lato compare ancora nel cartellone di Bologna Estate, dall’altro sceglie di camminare altrove, fuori dalle rotte di partito, spinto da una visione autonoma e partecipata della cultura. Giunto alla sua seconda edizione, Turbo torna a Bologna con lo stesso spirito di sempre: creare uno spazio pubblico attraverso l’arte, non limitarsi a occuparlo.

La casa del festival resta il 5C LAB, in vicolo de’ Facchini 5C, un ex laboratorio di tornitura che Orlando Martello – artigiano e residente storico della zona – ha voluto lasciare proprio a Serendippo. Da lì, insieme a chi abita, studia e lavora nella zona universitaria e (non solo), l’associazione ha costruito in questi anni un laboratorio permanente di relazioni e immaginazione culturale.

Come già avvenuto in passato, anche per questa edizione il festival è stato candidato al bando di Bologna Estate. Ha ottenuto un punteggio che consente l’inserimento nel cartellone, ma senza alcun contributo economico. Una situazione che si ripete e che l’associazione continua a denunciare: «Per noi cultura pubblica vuol dire anche sostenibilità per chi la produce – spiegano – non solo per chi la consuma. Partecipare a un bando e ricevere solo il logo è un’operazione che non riconosciamo. Turbo, quindi, è un festival interamente autofinanziato, che vive grazie alla partecipazione delle persone che credono nel lavoro di Serendippo e del 5C Lab. È una dichiarazione di intenti, un invito a resistere e immaginare una città diversa, dove l’arte non è un lusso, ma una pratica quotidiana».

Turbo 2025 si apre il 4 giugno con tre serate che intrecciano musica elettronica, installazioni visive e sperimentazioni sonore. Tra i protagonisti: Fabio Scalmana con la sua Bionic.Trumpet, Abram Cootie con il suo Double Drop, e Talea aka Vittoria Cafarella con visual in tempo reale. Si prosegue il 5 giugno con il duo luar (Giulia Segala e Gabriele Circosta) che rilegge la musica popolare brasiliana, e il 6 giugno con un dialogo tra arpa, voce ed elettronica con Viola Albertine e Chiara Zaccaria.

Dal 7 giugno e fino a settembre, il festival continua tra vicolo de’ Facchini e i Giardini Fava, invadendo cortili privati, strade pubbliche e architetture abitate con arte pubblica, paesaggi sonori, cinema sperimentale in pellicola, mostre, performance, laboratori e incontri.

Tra i momenti speciali anche un mini-festival dedicato ad Aki Kaurismäki, a cura di Vincenza Perilli, che porterà a Bologna laboratori, esposizioni, dj set e performance con artisti come Elena Menini, Greta Affanni, Francesca Arri, Guglielmo Onofri, Chiara Pergola, Lou Nugues, Luca Finotello, Francesco Careri, Lucia Tozzi, Hurricane, Salvatore Papa e molti altri.