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Un giardino segreto e un sacrificio

Un rito misterioso in tre atti celebra la laguna e la città, le foreste invisibili, l'eterno scontro tra le maree e le pietre

Scritto da Matteo Marcon il 5 marzo 2022

A Venezia, nell’illusione dell’eternità, tutto è tremendamente effimero. La gente passa, le mode pure, i turisti mordono e fuggono, in pochi resistono. Come celebrare l’essenza di questa (con?)-temporaneità se non nel lampo di una performance in un giardino segreto? Eccoci dunque a presentare la nuova installazione del collettivo ggg che si intitola “Shine bright like a Sacrifice“.

Le coordinate prima di tutto, prima di riperdersi nel labirinto e nella giungla: il momento espositivo e performativo avrà luogo al 292 di Fondamenta Rizzi, nel sestiere di Santa Croce, sabato e domenica (5 e 6 marzo) tra le 18 e le 21. La disponibilità del luogo è stata resa possibile grazie alla collaborazione Wigwam, Venice Resilience Lab. Ulteriore didascalia: il collettivo ggg è formato da Greta Mullaj, Giorgia Antonioli, g. Olmo Stuppia. «Camminare sopra una foresta non è facile, ma a Venezia questo miracolo si compie ogni giorno» spiegano i promotori. Ed è proprio a questo miracolo, che è allo stesso tempo un sacrificio, che è dedicata la performance.

«Si parte da uno stato di quiete per introdurre strumentazioni e archeologie lagunari, fino ad addentrarsi nel momento del rituale. L’immagine generatrice è l’invisibile che sta sotto, una gigantesca foresta nascosta, sostanza e struttura originaria da cui Venezia si è formata. La laguna è una foresta di canali che si intrecciano, dove artificio e natura si incontrano fino ad intricarsi nel nido, una tessitura di velme, canali e barene fuse con l’equilibrio del costruito. Della pietra antica, della resistenza alla temperie salina».

Prenotazioni obbligatorie (accesso massimo 25 persone): studio.ggg@yahoo.com +39 3347374093