L’acqua continua a essere il tema portante delle mostre “fuori porta” che Contemporary Cluster sta realizzando oltre i confini del Raccordo Anulare. Dopo aver colonizzato le cabine di un vecchio stabilimento di Ostia – e fatto capolino nel Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado – la barra vira verso gli specchi lacustri dei Castelli, nello specifico verso il Lago di Nemi, lì dove Caligola si divertiva a giocare all’armatore. Proprio a partire dai resti di due navi appartenute all’Imperatore e recuperate qui a inizio Novecento, è nato un museo che ne custodisce i resti insieme ad altri reperti ritrovati nelle zone collinari adiacenti. Come facilmente intuibile, sarà questa la sede della mostra, con ventitré artisti contemporanei che dialogheranno con la collezione permanente, soprattutto attraverso il medium della scultura.
La mostra – la cui idea è stata sin da subito sposata dalla direttrice del Museo, Daniela De Angelis – sarà curata da Lorenzo Madaro e vedrà esposti lavori di Paolo Assenza, Antonio Barbieri, Canicola, Dario Carratta, Cosimo Casoni, Giovanni Chiamenti, Matteo Costanzo, Fabrizio Cotognini, Giovanni Di Cataldo, Valerio Di Fiore, Gioia Di Girolamo, Luca Di Terlizzi, Marco Emmanuele, Francesco Fossati, Federika Fumarola, Alberto Gianfreda, Alessandro Giannì, Giulia Manfredi, Caterina Morigi, Nero, Luca Petti, Giusy Pirrotta, Andrea Polichetti. Regia dell’intero progetto affidata a Contemporary Cluster, con il patrocinio della Direzione regionale Musei Lazio – Museo delle Navi Romane di Nemi e con il supporto della Fondazione BCC dei Castelli Romani e del Tuscolo. Inaugurazione fissata al 7 maggio, con possibilità di visita fino al 30 settembre.