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B-eating: techno e ricette in loop

Quando la musica elettronica incontra la cotoletta alla milanese (e non solo)

Scritto da Martina Di Iorio il 22 giugno 2020
Aggiornato il 24 giugno 2020

Luogo di residenza

Milano

Quando ci siamo imbattuti in questa serie di video ricette abbiamo capito subito che erano diverse da tutte le altre centinaia che in periodo di lockdown abbiamo visto arrivare da ogni fronte. Una serie di sequenze animate e sonorizzate con loop ossessivi e ripetitivi, gesti semplici e quotidiani – come sbattere le uova con la frusta o impanare una cotoletta – che grazie alla musica techno ricevono un nuovo valore. L’idea, per noi amanti del cibo e delle feste a dir poco geniale, viene dai ragazzi di Biokip un’agenzia creativa a 360° che opera nel mondo dell’animazione grafica e della musica, con la sua costola Biokip Records.

Questo progetto delle techno ricette va sotto il nome di B-eating, e qui abbiamo intervistato il suo padre putativo – co-fondatore di Biokip che vuole rimanere anonimo – per capire cosa gli è balenato in testa prima di pensare a questo progetto. Cotoletta alla milanese, maccheroni al ragù e tiramisù sono i primi piatti in salsa techno che possiamo riproporre a casa. Aspettando ovviamente le nuove puntate.

 

A bruciapelo: techno e ricette. Come ti è venuto in mente? E' stata una geniale illuminazione da lockdown?

No, il lockdown non mi ha dato molti stimoli in verità e l’idea mi è venuta sbattendo le uova e sentendo il rumore perpetuo della frusta, diciamo in loop.

 

 

Andiamo nello specifico. Cos'è B-eating? Come è nato questo progetto? Chi c'è dietro?

Hai presente il primo pic-nic che organizzi con la persona di cui sei innamorato in una bella giornata di sole? Ecco, B-eating è il contrario, l’idea nasce circa un anno fa in una stanza al buio probabilmente in un momento di psichedelia e di certa fame chimica. B-eating sono le mie techno ricette, ma mi piacerebbe rimanere nell’anonimato. Penso ad un piatto, lo cucino e poi lo sonorizzo. Probabilmente altri cuochi più bravi di me daranno il loro contributo al progetto.

Possiamo considerarlo una costola di Biokip Records? Cosa fa Biokip Records? Chi ci lavora?

Biokip records è la microlabel nata in Biokip, di cui sono uno dei fondatori. Nell’organizzazione mi occupo di gestire tutta la parte musicale e quella legata al sound design (360, surround etc).

Qual è la direzione artistica di B-eating? Di certo non sensibilizzare le sciure alla techno.

Le sciure ormai sono già sensibili alla techno, sono quelle che quasi 30 anni fa ballavano alle prime streetparade, quelle sì che ne sanno.
No, l’obbiettivo è divertirmi. Mi piace la cucina e mi piace suonare. Mi piace soprattutto la musica techno e visto che mi trovo in forte disaccordo con quello che vedo nella scena odierna (forse romanticamente sono rimasto a quando suonavo al Cocoricò a fine degli anni 90 e sicuramente i tempi sono cambiati). Dai, diciamoci la verità: prima uno andava in discoteca e l’idea dei selfie o i video in streaming era anti-etica, oggi il modo di far festa è diverso.

Prima techno era colore oggi è nero, prima ci si abbracciava oggi abbiamo l’amuchina. Non mi sento più parte di quella scena, ma la musica, sì, quella continua a piacermi, sopratutto la mia. In verità in tanti anni che produco non è mai stata catalogata con nessun genere se non con il vago “techno”. Cercate: Tranz lasagne, Digital genetic pasta, Pineapple crocodile. Tutti miei progetti: non un solo nome che abbia avuto successo, non un solo culo che io abbia leccato. È importante questo. Sinceramente credo che il mio sound sia anche molto interessante.
Quindi quale è la direzione di B-eating? Quella di non essere in competizione, quella di fare quello che voglio, quello che mi fa divertire. Tanto non vivo di questo.

Come viene creato un tuo video? Ci descrivi il processo?

Ho chiesto al mio coinquilino di aiutarmi a registrare le prime due ricette, in casa, senza strumenti. Ho coinvolto una mia amica illustratrice e mi sono messo a montare tutto. Ho approfittato del lockdown anche per approcciarmi a software di post produzione (e al momento si vede che gli effetti ancora non sono perfetti come i video che facciamo con Biokip), ma ho fatto tutto da solo. Fare la spesa, cucinare, ripulire, fare la musica, montare il video. Sulle animazioni invece mi sto ancora esercitando.

Ho campionato i suoni della cucina, e poi mentre editavo il video continuavo ad arricchire la canzone che è nata proprio dalla produzione di ogni singola ricetta. Per il momento ho tirato fuori un concept su cui devo ancora lavorare molto per renderlo perfetto, mi sto organizzando a riguardo e credo di aver trovato partner interessanti.
Come in tutte le cose che abbiamo fatto negli anni bisognerà lavorarci, e alla fine sono convinto che verrà fuori una cosa molto bella.

La musica elettronica ormai viene utilizzata in qualsiasi ambito, commerciale e non. Mai in cucina. Come mai secondo te?

Alla gente piace la pace, piace lavorare in tranquillità. Diciamo che quello che faccio io non è proprio tranquillissimo. Il progetto B-eating porta la techno in cucina, ma può portare molti altri generi. Sto cominciando una collaborazione con vari cuochi amici e in verità prorpio in questi giorni mi stanno scrivendo per fare collaborazioni e io sono sempre apertissimo a queste cose (puntando esclusivamente alla qualità).

Sei partito con tre episodi: maccheroni al ragù, cotoletta alla milanese e tiramisù. Come scegli le ricette? Hai come focus l'Italia?

No, il focus non è l’Italia ma devo ammettere che la ricchezza culinaria che mi ha sempre circondato è motivo di orgoglio. Mi piace mangiare cose buone: italiane, in primis, anche per far conoscere in giro le cose belle di questo paese. Per questo la maggior parte delle ricette appartengono alla mia cultura, anche se ho in programma nuovi menu con piatti di diversi continenti.

Prossimi episodi?

Posso solo dirti che sarà tutto più bello e forse ancora più buono.

La tua ricetta preferita?

Tranz lasagne. Che domande…

Se ti chiedessi di associare un super dj a queste ricette cosa mi direste e perché? Stinco con patate, pizza marinara e carbonara.

Stinco con patate mi fa pensare a un dj che pensa alla fama e la usa per rimorchiare, ovviamente non meritevole di citazione; pizza marinara forse Amelie Lens; poi mi immagino Carl Cox che mangia un piatto di carbonara che si cucina da solo dopo aver guardato B-eating Techno.

A Milano dove vai (anche se è il caso di dire andavate) a ballare? E a bere/mangiare?

Credo che il Bachelite sia una delle migliori alternative al momento.