Settembre Rotaliano

Giuro, non farò come quella volta che al ristorante Ranch’s Dean di Lardaro (RIP) ho sfidato un gruppo di locali a bere teroldego. Mi limiterò a degustare con stile – e soprattutto accompagnato da pietanze come strangolapreti, canederli e carne salada – il principe dei vini trentini, come viene chiamato da queste parti, cercando di captare il suo profumo intenso, fruttato e terroso. Terroso, sì: i ragazzi di cui sopra mi hanno raccontato che il nome Teroldego deriva da terra; ma teorie più quotate vogliono che il suo nome sia arrivato dal vitigno Tirodola del lago di Garda, oppure ancora da Tirolo. Non farò alcuna sfida, anche perché non c’è alcuna sfida da fare in una regione in cui i baristi ti guardano storto se bevi il caffè senza la correzione.