La Milano gioiosamente radical-chic viene qui a far tintinnare il suo calice di rosso. La scelta è ampia, le razioni abbondanti (in linea con i prezzi), il buffet trascurabile. In rappresentanza della fauna locale, ci porta il vino al tavolo un musicista, che avevo conosciuto a una grigliata in casa di amici. Intanto il mio accompagnatore mi racconta come mai si chiami "Polpetta D.O.C.". Giordano Rossi, conosciuto come “Il Polpetta”, un tempo gestiva un ristorante toscano specializzato, per l’appunto, in polpette. Quando aprì la minuscola enoteca di via Eustachi, molti cominciarono a dire “ci vediamo davanti al Polpetta”. Fu cosi che un giorno, sulla vetrina, apparve la scritta: “Polpetta D.O.C.”. Approvo perplesso, rimpiangendo di aver lasciato a casa la mia sciarpetta.