La rivoluzione del Kebab si combatte a colpi di presidi slowfood, cotture a bassa temperatura e ingredienti gourmet da Babek, monolocale dedicato allo street food a pochi passi dalle Colonne di San Lorenzo. Sull’ondata della nuova attenzione verso l’universo dei “panini” che vivono una nuova primavera sulla scena gastronomica meneghina, Babek cambia il volto a uno dei capisaldi del mondo street food con un ritorno alle origini.
Quindi archiviate lo stereotipo industrializzato e junk che aleggia nelle vostre menti e preparatevi a scoprire un nuovo concetto di kebab, che viene preparato seguendo la ricetta originale con la tradizionale cottura turca alla griglia e reinterpretato in un mix di varianti nuove tutte da provare. Con qualche senso di colpa in meno, visto che il suo motto è “buono, pulito e giusto”.
Il progetto “Babek – the kebab (r)evolution” prende vita attraverso la sinergia vincente di quattro giovani laureati di origini siciliane trapiantati a Milano, che trasforma un sogno sulla carta in un vero e proprio progetto gastronomico macinando chilometri in cerca di piccoli produttori e aziende a gestione familiare, per valorizzare le eccellenze del territorio e offrire un prodotto di alta qualità.
Il must try? Sicuramente lo Slow Babek a base di pane arabo del panificio Grazioli, con carne di Fassona piemontese sfilacciata del consorzio “La Granda”, cipolla alla piastra, lattuga romana, fettine di pera, robiola di Roccaverano presidio slow food, pesto verde di capperi di Salina, acciughe e salsa yogurt.
Ma se le variazioni di kebab non vi bastano, potrete anche assaporare le origini sicule dei proprietari dando un morso alle altre sfiziosità presenti in menu come le arancine sbagliate o le irresistibili panelle.
Eliana Grassini