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Le mostre fotografiche del SIFest 2017

Da venerdì 8 a domenica 10 settembre a Savignano torna il festival di fotografia più longevo d'Italia

Scritto da Salvatore Papa il 29 agosto 2017

Foto di Anna Di Prospero

Tanto vasto era l’Impero Romano, tanto eterogenea è la mappa della Fotografia. Paragone per nulla forzato dalle parti del Rubicone segnato dalle scelte del coraggioso Giulio Cesare e dal festival di fotografia più longevo d’Italia. E così come l’impero provò a far confluire su una mappa figurata le sue numerose vie militari, anche il SIFest dedica la sua ventiseiesima edizione alla confluenza (Ad Confluentes), in “un itinerarium” di immagini e immaginari altrettanto libero.

Da venerdì 8 a domenica 10 settembre torna, quindi, uno degli appuntamenti fissi di settembre, un mix praticamente perfetto tra mostre, piadine e provincia, palliativo naturale al mal da rientro.

Il percorso espositivo mette insieme, anche quest’anno, passato e presente con temi che ruotano perlopiù attorno alle trasformazioni economiche, antropologiche, geopolitiche e ambientali del pianeta.

Tra le mostre più attese Farm Security Administration: le stampe della Library of Congress al CSAC – a cura di Francesca Parenti presso la Galleria della Vecchia Pescheria – che raccoglie le potentissime fotografie scattate dopo la Grande Depressione del 1929 dai protagonisti di una delle più importanti cronache fotografiche della storia: Dorothea Lange, Arthur Rothstein, Marion Post Wolcott, Jack Delano, Ben Shahn, Gordon Parks.

Arthur Rothstein: Sheep herder on trail, Madras, Ore., July 1936
Arthur Rothstein: Sheep herder on trail, Madras, Ore., July 1936

Con Spasibo di Davide Monteleone a Palazzo Martuzzi ci si sposta poi nella Cecenia stremata da anni di conflitto dove alla violenza fisica si è sostituita quella psicologica del “controllo”. Lo stesso Monteleone è anche il curatore di una selezione di fotografie inedite di Marco Pesaresi provenienti da un lungo peregrinaggio sulla Transiberiana.

Altro grande nome che ritorna è quello di Mario Cresci protagonista a Monte di Pietà di In viaggio con Lauro Messori, un “viaggio nel viaggio” nel quale l’artista ligure ricompone liberamente le immagini realizzate in Iran dal “geologo Agip” Lauro Messori tra il 1958 e il 1960.

Viaggio che diventa reale, invece, nel caso di Stefano De Luigi che con iDyssey – nel Consorzio di Bonifica – ripercorre l’itinerario dell’Odissea catturandone le trasformazioni e le idiosincrasie della contemporaneità solo con l’aiuto di un iPhone.

Stefano De Luigi, iDyssey
Stefano De Luigi, iDyssey

Fotografia tutta femminile ne Il tutto è maggiore della somma delle parti, con sessanta immagini scelte da Silvia Camporesi provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, tra cui quelle di Letizia Battaglia, Marina Ballo Charmet, Anna Di Prospero.

E, ancora, Migrations nella Galleria Lanfranco Colombo della tedesca Karen Knorr, tra questioni che riguardano femminilità e strutture sociali e culturali tra India ed Europa; In Quarta Persona, di Filippo Menichetti e Martin Errichiello vincitori dell’ultimo Premio Marco Pesaresi organizzato dal SI Fest con la loro ricerca multimediale sulle trasformazioni della Calabria, paesaggio sospeso tra utopia e tradimento; la campagna fotografica Etnografia delle società complesse, il caso Unione Rubicone e Mare, indagine di carattere etnografico e antropologico sull’impatto e i mutamenti legati ai flussi migratori nelle aree attorno Savignano.

Martin Erricchiello e Filippo Menichetti, In Quarta Persona
Martin Erricchiello e Filippo Menichetti, In Quarta Persona

Sempre presenti, infine, le numerose letture portfolio e le esposizioni del circuito OFF.

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