Come annunciato da tempo, la vicesindaca e delegata all’Economia della notte, Emily Clancy, ha presentato oggi una delibera relativa al Piano dell’Economia della Notte, un’iniziativa per affrontare la gestione dell’economia e della vita notturna della città considerandone tutti i molteplici risvolti (economico, culturale, sociale, di vivibilità e sicurezza) e provare a trovare un equilibrio tra chi lavora, chi si diverte e chi abita e riposa.
Come in parte ci aveva anticipato qui, il Piano prevede un percorso partecipato da concludersi entro la fine del 2022 che coinvolgerà i vari portatori di interesse (attività produttive, operatori culturali, forze dell’ordine, Università, studenti, lavoratori, ecc.) e raccoglierà attraverso una mail dedicata le esperienze vissute e le problematiche affrontate dalla cittadinanza. Accanto a questo una cabina di regia trasversale a tutta l’organizzazione comunale e coordinata dalla vicesindaca che avrà il compito di stabilire un budget, predisporre le attività e monitorarne l’efficacia.
A partire da gennaio 2023 sono inoltre previsti gli Stati Generali della Notte in cui verranno presentati i risultati del percorso e il Piano emerso.
Ecco alcune linee fondamentali che faranno da base al nuovo piano:
- la mobilità notturna, con la creazione di sei linee, alcune delle quali già attive dal prossimo weekend (14N, 20N e 25N);
- l’istituzione di un protocollo sugli spazi sicuri con l’obiettivo di ridurre e prevenire le aggressioni e la violenza di genere nei locali notturni e durante i grandi eventi attraverso una formazione specifica in collaborazione con la polizia locale;
- la pianificazione urbanistica per andare a individuare aree e distretti esterni al centro che possano bilanciare il diritto alla vita notturna con il riposo del quartiere – vedi l’idea già espressa di creare un distretto della notte nella zona della Fiera;
- l’applicazione del “Protocollo di Buone Pratiche per lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura“, firmato a marzo 2021 dal Comune di Bologna e dalle organizzazioni sindacali per favorire la stabilità occupazionale e garantire un equo compenso e condizioni di lavoro sicure;
- l’istituzione di istituito un Osservatorio sulle condizioni di lavoro notturno;
- un patto con le attività produttive che preveda anche il riciclo e riduzione di rifiuti o l’informazione e prevenzione sugli effetti dell’abuso di alcolici;
- l‘aumento di servizi igienici mobili e fissi e il monitoraggio del rumore attraverso l’utilizzo di street tutor;
- iniziative di riduzione del danno legato all’uso di sostanze stupefacenti.