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Clubbing for the Cure: NUUR e Il Canapa Caffè di San Lorenzo uniscono le forze

Per scongiurare la chiusura, la prima sala terapeutica d'Italia legata alla canapa si trasforma in un club per degli appuntamenti benefit a firma Blaze

quartiere San Lorenzo

Scritto da Giulio Pecci il 8 marzo 2023
Aggiornato il 3 aprile 2023

Carlo Monaco

Carlo Monaco ha fondato il Canapa Caffè nel 2016 a San Lorenzo: un’attività pioneristica in un quartiere che per tanti anni ha incarnato questo spirito. Canapa Caffè è infatti la prima “sala terapeutica” d’Italia, nata da un’associazione di pazienti con regolare prescrizione che rivendicavano il loro diritto all’uso medico della cannabis. Negli anni l’Associazione si è fatta promotrice di battaglie importanti, forte di una partecipazione da subito entusiasta (cinquemila iscritti già nel 2018) e della ricerca continua di dialogo con le istituzioni.

Un lavoro che nel 2017 ha portato il Canapa Caffè a presentare la legge “4 piante a paziente” con il Senatore Ciampolillo, che “ha spianato la strada per la Legge 172/2017”; la pressione sul Ministero della Salute poi, ha anche portato all’apertura di un tavolo di lavoro nel 2021. Oggi però le cose non vanno altrettanto bene e l’Associazione ha bisogno di sostegno. Da qui l’unione di forze con NUUR, serata romana di “feste fuori contesto”, per dare vita a Blaze, una serie di appuntamenti danzanti in supporto delle attività.

Carlo Monaco racconta in prima persona le difficoltà del Caffè. «Negli anni l’Associazione è diventata un punto di riferimento e informazione a 360° per la canapa. I problemi sono iniziati nel 2018, con vari sequestri che hanno creato molti disagi. Quando ci hanno impedito di utilizzare il fiore nella cucina hanno in pratica bloccato la maggior parte dei nostri prodotti. Le restrizioni del COVID-19 poi hanno causato il blocco delle attività dell’associazione per quasi due anni. Gli impegni istituzionali, la volontà di fornire il miglior CBD selezionato, il sostegno di molti soci, ci hanno comunque fatto rimanere sempre aperti. Ma, arrivati al 2023, con le spese di gestione e le bollette aumentate vertiginosamente (e con il settore canapa in difficoltà), siamo arrivati a malincuore a pensare di chiudere la sede».

Da qui nasce Blaze. L’esperienza di NUUR nell’organizzazione di serate si è messa al servizio del Caffè per una programmazione di due mesi, con due appuntamenti a settimana. NUUR racconta la collaborazione tra le due realtà: «Nasce prima di tutto dall’ammirazione che abbiamo nei confronti dell’attività che l’associazione svolge. Carlo ci ha chiamato chiedendoci un supporto attraverso l’organizzazione di concerti ed eventi e noi abbiamo da subito intuito le potenzialità del luogo e le tante sinergie che si possono attivare. Abbiamo lavorato per un mese al restyling della sala concerti e quella relax per adattare gli spazi alle nuove esigenze e modulato la programmazione su due serate: una infrasettimanale (mercoledì/giovedì), basata su musica d’ascolto, ambient e sperimentale e una durante il weekend, più tecnho e “danzereccia”. Il concept di Blaze ha due facce: una leggera, che incarna l’aspetto più ludico, pop e la cultura underground legata al mondo canapa; una più introspettivo che richiama la relazione tra uomo e pianta, anche e soprattutto attraverso la musica.”

La pre-inaugurazione con l’extended set di Amanda Lean “è stata un successo” dice Carlo, e in agenda potete già segnare i prossimi due appuntamenti: sabato 11 marzo con il doppio set di Mantis e Krystal Kostee e giovedì 16 marzo con Lorenzo Bove (dal vivo) e il dj set di Stiky Verde. «Anche grazie a questa iniziativa speriamo di poter salvare Canapa Caffè. Vogliamo che si sappia che l’associazione è una risorsa non solo per i tanti pazienti che ogni giorno possono avere accesso alla cannabis terapeutica grazie a questo centro, uno dei pochi in Italia, ma anche per tutto il territorio come punto di informazione sul mondo cannabis».

 

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