Passato il trauma infantile dei costumi stretti al cavallo, tipo giullare e principino. Passata la fase dei costumi un po’ più divertenti, ma senza ancora avere accesso ad alcolici e altri aiutini. Passata la fase del rifiuto e della vergogna per andare in giro conciati come dei cretini, l’età proto-adulta è quella che rende possibile riappropriarsi del Carnevale e godere appieno di questa festa, che ha radici ben più profonde di Halloween e che ha da sempre rappresentato un momento di balli, sbornie e smandrillamenti vari, grazie al gioco dell’identità nascosta (o negata) e dell’inversione di ruolo che spesso si associa al travestimento. Non essendo il Mercoledì delle ceneri festivo come Ognissanti, le feste si concentrano tutte nel week end e non per martedì grasso come, invece, sarebbe giusto che fosse.
Poco male, l’importante è sempre mettere un po’ di creatività nel costume, lasciare la “dignità” a casa – sul comodino assieme alla patente – e scegliere la festa giusta. Ecco le migliori a Roma selezionate da Zero, fatene buon uso. Ma poi, piuttosto che importare i pipistrelli e i dolcetti, non sarebbe meglio trasformare via dei Fori Imperiali in un Sambodromo per un week end, così almeno si darebbe il giusto senso alla pedonalizzazione e i centurioni potrebbero circolare in libertà? Sindaco, se ci stai ascoltando batti un colpo di samba.