Lo sappiamo: il triennio di conduzione “illuminata” di Amadeus l’ha reso una macchina mediatica schiacciasassi, capace di coinvolgere con una foga da tifo organizzato anche l’amico che il resto dell’anno ascolta solo noise uzbeko suonato con le ossa di una specie animale estinta. Qui però non riusciamo proprio ad abituarci. Il Festival di Sanremo monopolizzerà orecchie e occhi di tutta Italia per giorni; nel mentre l’intera industria musicale italiana ha già smesso di funzionare da almeno un mese e riprenderà a farlo a pieno regime tra un altro, se non più.
Questi tre mesi all’anno di buco nero solitamente costringono gli artisti a rimandare la pubblicazione della propria musica, per non finire nel dimenticatoio ancora prima di provare ad uscirne. C’è chi però, coraggiosamente e giustamente, non si piega a questa follia. E allora, per loro e per noi, ecco cinque album italiani usciti in quest’ultimo periodo e che decisamente non troverete a Sanremo: uno al giorno, da sostituire all’insopportabile rumore proveniente dal comune ligure.
Chiudete i social, chiudete Spotify, chiudete anche gli occhi e tenetevi forte; a quel punto aprite Bandcamp o qualche servizio di streaming musicale altrettanto virtuoso. Casse o cuffie a palla: insieme ce la faremo.
Martedì 11 Febbraio:
Laura Agnusdei – “Flowers Are Blooming In Antarctica”
Partiamo con quello che, già a Febbraio, si candida come serio concorrente ad album italiano dell’anno. Dalla fucina Maple Death Records, Laura Agnusdei tira fuori un disco strepitoso. Spiritual jazz sperimentale, con accenni di post-punk, di elettronica e minimalismo tribale, tutto condito da arrangiamenti di grande classe. Insomma creatività al potere: il miglior modo di partire in mezzo allo sconforto populista, per ricordarsi di quanta bellezza sappia produrre l’essere umano.
Mercoledì 12 Febbraio:
Sayf – “SE DIO VUOLE”
Se proprio in Liguria dobbiamo stare, tanto vale andare a Genova. Il capoluogo negli ultimi anni è diventato inesauribile fucina di talenti per l’hip-hop nazionale e Sayf conferma tutto: rapper italo-tunisino classe ’99, le sue liriche stanno perfettamente in bilico tra la spacconeria propria del genere e una sensibilità inedita per la scena italiana – soprattutto nello sviscerare le dinamiche di vita di ragazze e ragazzi di seconda generazione. L’ammiccamento nei suoni e nei ritmi al modello marsigliese lo distingue dal panorama italiano e allo stesso tempo lo mette in comunicazione con un interessante discorso Trans-Mediterraneo.
Giovedì 13 Febbraio:
teamcro – “teamcro tape”
In Italia pochi hanno un sound così originale. Il collettivo multidisciplinare formato da Deriansky, Deepho, 9DEN e Michael Mills (per la musica) e Nic Paranoia, Giorgio Cassano e Bruno Raciti (per l’aspetto visuale) ha tirato fuori un discone. Suoni graffianti e bordate di basse distruttive di stampo UK si alternano a voci, rap, paesaggi sonori più distesi fino ad accenni di post-jazz infuocato – con la partecipazione dei 72-HOUR-POST-FIGHT. Ogni brano è una curva a gomito che ci lancia felicemente attraverso il finestrino dell’abitacolo.
Venerdì 14 Febbraio:
Hans Arsen – “Ghost to Ghost”
Esiste il lo-fi R&B? Se esiste, in Italia nessuno lo fa come Hans Arsen. L’artista congolese viaggia con una grazia scomposta, una sorta di goffagine attraente su basi che sono viscose come pece. Immaginate di prendere Daniel Caesar e intrappolarlo in una vecchia televisione in bianco e nero a tubo cadotico. Lui e l’etichetta/collettivo di Torino Gangs of Ducks vincono la palma di coraggiosi della lista: il disco esce nel momento topico del festival e non vediamo l’ora di squagliarlo di ascolti.
Sabato 15 Febbraio:
F L V X X X & Her Nice Too – “Manière Dub”
Se leggete Zero è probabile che, Sanremo o non Sanremo, il sabato lo passiate sotto cassa. E allora ecco l’ultima fatica di Reveries, collettivo ed etichetta ormai punto fisso per le nottate romane di qualità. I resident del progetto F L V X X X ed Her Nice Too firmano questo split dominato dalle basse frequenze, con omaggi espliciti alle radici della cultura soundsystem e un irresistibile tocco tutto contemporaneo.