In un circondario che non è rinomato per essere una meta di divertimento, un gruppo di amici ha deciso di mettere le radici e creare un luogo di aggregazione che trasuda autenticità e inclusività da tutti i pori. La vibe è quella del “bar sotto-casa”, dell’angolo di quartiere in cui fermarsi per una chiacchiera o uno spruzzato e sentirsi subito a casa, con una buona dose di entusiasmo e un’offerta di cibo che ha i valori della prossimità.
«Questi i nostri comandamenti: una buona dose di entusiasmo, di divertimento e di fiducia reciproca.»
Innanzi tutto, Benvenuti in Calva. Raccontateci: chi siete?
Grazie a voi, benvenut* al Larg_o!
Siamo prima di tutto amic* di vecchia data, un team affiatato che si è creato spontaneamente e da 10 anni lavora insieme ai progetti più vari, ricercando la novità e trovando sempre nuove fonti di ispirazione.
Siamo un gruppo variegato per competenze e caratteri, ma unito nel provare sempre a osare e spingersi al di là della nostra comfort zone, accogliendo con entusiasmo nuove sfide.
Siamo anche quell* dell’APE nel Parco/Piazza, una realtà che ci ha permesso di formarci crescendo insieme e facendo crescere i nostri progetti insieme a noi, trovando ognun* la propria dimensione all’interno del gruppo e sapendo di poter contare sul supporto e sulla fiducia del resto del team.
Da quanto ha aperto il vostro Larg__o?
Dal 7 luglio abbiamo aperto le porte, appena abbiamo potuto. L’inaugurazione ufficiale però è stata il 21 settembre, volevamo aspettare che il locale avesse preso una forma e un’identità sua prima di portarlo ufficialmente in società.
Che cosa vi ha condotti fino a Calvairate e cosa vi ha convinti a lanciarvi nell’apertura di un luogo fisico in un periodo storico così complicato per i locali?
Gianluca (lo chef) ha abitato per molti anni in viale Umbria, probabilmente si sentiva già parte del quartiere e ne vedeva le potenzialità. Appena è venuto a sapere di un locale sfitto ci ha portat* a vederlo e, senza troppa pianificazione, ce ne siamo innamorat*.
Noi veniamo e viviamo tutt* in altre zone di Milano, ma da quando abbiamo iniziato a cercare casa (ci piace chiamarla così) ci siamo dett* che avremmo privilegiato il posto, e non la zona. Larg_o, nel suo piccolo, aveva tutte le caratteristiche perfette per noi: un luogo raccolto ma aperto e luminoso, non centrale ma di passaggio, affacciato sul verde ma non isolato, in un quartiere vissuto davvero da chi ci abita e non solo da chi passa per una sera.
Col senno di poi, approcciarsi ad un quartiere “sconosciuto” si è rivelato più bello e interessante che aprire un bar sotto casa, ci ha offerto un punto di vista nuovo e non influenzato dal nostro vissuto personale.
Calvairate è un quartiere che di sicuro non è famoso per i suoi locali ma pullula di giovani e ‘diversamente giovani’ che cercano un luogo di aggregazione e svago. Che clientela si sta approcciando al vostro locale?
Proprio la clientela che vorremmo: chiunque! Il nostro sogno era che Larg_o diventasse un luogo di aggregazione e socialità, dove conoscersi e riconoscersi come local, sempre.
Larg_o è il bar sotto casa, una bella scoperta, o un’occasione per attraversare la città e venire a brindare con gli amic* e non c’è niente che ci possa rendere più fier*!
Larg__o ha preso i locali di una vecchia bottega alimentare di cui avete mantenuto le insegne originali, durante le serate con dj set sono immancabili i vostri spruzzati. Amore per il vintage o qualcosa di più? Che cosa vi ha ispirati?
Larg_o è la nostra casa e come per una casa, conoscerlo e arredarlo è un processo in continua evoluzione. C’è uno stile che ci piace, ma non c’è mai stata un’idea di “look” decisa in partenza.
Ci siamo adattati alla forma del posto e a quello che abbiamo trovato, anzi scoperto, perché pavimento e insegne erano nascosti e insospettabili, sono emersi solo facendo i lavori. Il resto è un mix di gusto personale e di passioni di ognun* di noi; come per una casa non vedevamo l’ora di poter lasciare qui e là nel bar le tracce della nostra presenza.
Nel nostro percorso abbiamo sempre puntato tutto sull’autenticità e sul trasmettere chi siamo veramente, crediamo sia più veloce ed efficace di molte strategie di marketing o mode passeggere.
Quali sono i pilastri fondamentali su cui basate la vostra attività?
Questi i nostri comandamenti: una buona dose di entusiasmo, di divertimento e di fiducia reciproca.
La voglia di sperimentare e di esprimerci, con cura ma senza riserve.
L’ascolto, per intercettare i gusti e i bisogni delle persone e dare qualcosa che manca, che fa stare bene e che fa sentire a casa – ma a modo nostro.
L’onestà di fare qualcosa alla nostra altezza e con dei valori che ci appartengono, che possiamo trasmette in prima persona come singol* e come gruppo – e che non siano solo un’idea di marketing.
Se doveste riassumere l’essenza di Calvairate in un cocktail, che cosa ci proporreste?
Possiamo provare a riassumere l’essenza della Calvairate che vediamo dalle nostre vetrate, quella che frequenta il Larg_o. La nostra barlady suggerisce un Bloody Mary e ci trova d’accordo, perché è diretto, complesso, ma anche gustoso. È anche il cocktail più gettonato al Larg_o, non a caso.
Per chi vuole cambiare ci propone invece un Vodka Sour al rosmarino, che riesce ad essere dolce e aspro insieme, con una nota di freschezza dell’orto che si collega bene con i profumi e i sapori della cucina di Gianluca.
Parliamo di cibo, la vostra offerta è concentrata ma fatta con amore e prodotti di qualità. Toglietemi una curiosità, ma chi è Taddeo?
Abbiamo fatto una ricerca sul territorio prima di produttori che di prodotti. Ci piace avere a che fare con le persone, contadini e allevatori, più che con la grande distribuzione.
I nostr* collaborator* sono selezionat* in base a criteri di rispetto degli animali e della natura. Compriamo polli che razzolano all’aperto, salumi da suini che vivono allo stato brado, formaggi a latte crudo di mucche che pascolano libere e verdura di stagione coltivate senza uso di concimi chimici o pesticidi.
Davide, Roberto, Aldo, Jolanda e Taddeo sono amic*, persone con cui condividiamo valori e con le quali proviamo a innescare un circolo virtuoso che parta dalla terra e arrivi fino al nostro piccolo cocktail bar e a tutte le persone che ci vorranno assaggiare. ll menù è semplice: composto da sei piattini da condividere e che cambiano spesso, secondo l’estro e i gusti dello chef Gianluca Santamato (già LuBar, formatosi al Nerua a Bilbao, Al Mercato Burger Bar e alla Macelleria Popolare di Giuseppe Zen).
Per Alberto: Sei il Presidente di Recup, Associazione che si occupa del recupero del cibo invenduto nei mercati rionali e non solo. Che legame c’è tra questa attività e Larg__o?
Sicuramente c’è un legame territoriale e politico in quanto le entrambe realtà operano nella stessa zona. C’è già stato un primo incontro a luglio, infatti avevamo organizzato un evento di sensibilizzazione riguardo due temi: spreco alimentare e alimentazione sana. Largo porta avanti una politica alimentare basata su prodotti a km 0 e di qualità, Recup invece cerca di contrastare lo spreco alimentare e l’esclusione sociale. E’ proprio su quest’ultimo punto che le due realtà si incontrano. Il pubblico di Larg__o infatti comprende un target trasversale, dai più piccoli fino agli adulti e gli anziani. Un luogo dove poter trascorrere in compagnia le serate prima e dopo cena. Ci saranno sicuramente altri momenti in cui le due realtà si confronteranno, non vediamo l’ora!
State portando Calvairate al largo, Che progetti avete per il futuro?
Portare Larg_o in tutti gli altri quartieri di Milano!
Come vi immaginate Calvairate fra cinque anni?
Pur essendo nuovi della zona abbiamo già stretto amicizia con molti inquilini sia del nostro palazzo sia delle vie limitrofe. Questo ci permette di conoscere bene le dinamiche del quartiere e i suoi abitanti. Calva tra 5 anni la vediamo sempre più giovane e sempre più inclusiva. Faremo del nostro per rendere questo quartiere un altro polo importante per Milano, sia per eventi tematici sia per servizi di prossimità per le persone. Un piccolo gesto che abbiamo introdotto si può vedere nel bookcrossing. Un piccolo gesto che però lega tante persone in maniera implicita. Continuando su questo filone faremo in modo di rendere questo angolo un punto di attrazione per Calvairate con diversi contenuti artistici e culturali.