Uno dei modi migliori per descrivere Milano il sabato sera è raccontarne i rumori: clacson isterici, sirene, vetri rotti in loop, risate vigliacche, urla, incitamenti a impiccare qualcuno. La priorità è l’evasione dalla città, ma nel caso ciò non fosse possibile "Death Disco" è un potenziale rifugio sotterraneo. Facce amiche, cocktail che ti finiscono in mano non si sa bene come, schegge di Londra, "I’m So Excited" declinata da Le Tigre e poi quella ragazza, un po’ dolce Amélie e un po’ puttana, che non mi farà dormire prima dell’alba. Il mattino dopo (alle ore 16) mi sveglierò con un timbro sulla mano e il vago ricordo di un’altra notte decadente. Come in un racconto di Baudelaire, ma senza assenzio.
Death Disco
9/9/2006, Soir Cafè, Via de Amicis 4 - Milano
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