Che la musica rap si sia avvitata in una spirale commerciale che la umilia e impoverisce è risaputo. Che un locale come il Soul to Soul le cui fondamenta sono costruite sul rap ne soffra è inevitabile. Ma è proprio per questo che alla riapertura ci si aspettava di più. Più forza musicale. Più coraggio. E invece dalle casse abituate a sparare i trip eclettici di Steve Dub (ora non più qui) mi escono canzonette da hit. Per fortuna ci sono le donne. Sensuali ed eterne danzatrici. Le donne con i loro ombelichi scoperti, con la loro pelle sudata illuminata dalla luce rossa, con il loro entusiasmo ci trascinano a ballare. Consapevolmente maliziose innescano l’ avvicendamento tra neuroni ed ormoni. La delusione per la musica perde importanza, ci va bene anche 50 Cent e così si fanno le cinque e adesso dispiace, adesso non si vorrebbe più andare via... Poi però, prima della nanna, mi metto su i cari e vecchi Public Enemy.
Soul 2 soul
20/1/2006, Soul to soul, Via S.Marco 33/A - Milano
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