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Carsten Holler

Fondazione Prada, Via Spartaco 8, Milano - h.9:00-19:00, Ing. Lib. Fino a dom 07.01

di A.L.

"Synchro System" è il titolo della nuova mostra Prada, a Milano come di consueto in periodo prenatalizio. Ancora una volta un cadeau pre Sankt Nikolaus, visto che trattasi di monsieur Carsten Holler, artista che, benché belga, è soprattutto attivo in area germanica. Biennale di Berlino ‘98: lo spazio del Kunst-Werke perforato in facciata da due scivoli giganti che consentivano l’ebbrezza del toboga senz’acqua e un filo di panico ai più eccitabili. Ben giocata. Non esattamente un mezzo di trasporto futuristico, come accennava la critica, sicuramente un momento di sublime artistico un po’ d’altri tempi… Insomma, “Synchro System” Synchro, così d’amblé ci aveva fatto un po’ pensare a quelle tipiche scritte Volkswagen Golf: Variant, G60, Injection, Catalyst e simili, un po’ tamarrochic e “generation Golf”, bel libro da poco uscito anche in Germania sugli anni Ottanta… non è proprio così, anche se Holler negli anni Ottanta aveva indubbiamente fra venti e trent’anni e le macchine qualcosa c’entrano. Effetto macchina dice Holler, quello che avrebbe luogo fra opera e pubblico. Chiamiamolo pure così, anche se a molti, stupefatti, avrà ricordato qualcos’altro. Senz’altro stupefacente è un aggettivo che si addice… Prima sala: pura dream machine. Non quella trovata accanto al corpo di Kurt Cobain. Enorme luminaria natalizia impazzita e schizofrenica sì. Sconsigliata agli epilettici. Procura visioni. Disorientate. Non più della passeggiata nell’oscurità successiva, ondeggianti reggendosi a un corrimano. Una sosta per farsi allungare il naso e via, nell’ultima sala. Amanite rotanti. E non è Goldrake. Forse una visione. Senz’altro non esattamente dove ci si aspetta di vederle, a terra. Si esce infine, inebetiti e sorridenti, certi di avere avuto a che fare con un’esperienza estetica forte. Rara. Come nei rarissimi casi in cui l’arte contemporanea può essere. E che non vale la pena di perdere per un eccesso di snobbismo. - A.L.

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