Architettura d’interni

“Cielo, quanto spazio!”, hai esclamato stupito, quando t’accolsi dal mio ingresso sul retro. Dovevi, eh giŕ, prendere le misure col metro, ché non te n’eri accorto, saggiando col dito. Ebbene, mio caro architetto, un loft gratuito in lungo e in largo, visiterai se mi rimani dietro. Quanto ti divertirai a entrar e uscir dall’oblň tetro e diletto n’avrai. Ma ti prego la regola del Cinghiale di ricordare: estrai un grande pennello, se il bianco mi vuoi dare.