In pochi la ricordano a settembre al Papaya. Nina arriva su taccazzi e come una modella si avvicinava alla consolle. Quando capisce che deve suonare sulla sabbia si infila un paio di Superga, ed è più bassa che alta. Il fare algido e freddo di donna siberiana viene tradito dal primo sorriso, ma musicalmente se lo porta dietro per tutto il set, carico di techno cupa, pezzi house, con i quali rapisce tutti i maschietti, e un finale dubstep per i più infoiati. I mix non sono perfetti, ma a lei concediamo tutto, anche l'averci fatto passare l’ennesima notte in bianco, accontentandoci del solito 5 contro 1 su youporn o guardando le sue foto su facebook.
Nina Kraviz
19/2/2011, Tunnel Club, Via G.B. Sammartini 30, Milano
di Emanuele Zagor Treppiedi
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