"Questo è un genere musicale che va ascoltato ad alto volume, altrimenti è inutile e noioso": parole di Pinch sulla dubstep, ma già dette da Lory D negli anni 90 sulla techno. D'altronde la dubstep ha sempre vantato con orgoglio la discendenza dal rave hardcore dell'epoca, anche se curiosamente ha preso le mosse da una scena più pettinata come quella del sottobosco dell'Uk garage. Ossessionato dalle basse frequenze e dalla loro capacità di distorsione sensoriale, Pinch vi affoga reggae, world music, techno e idm infrangendo ogni barriera sonora. A Levon Vincent il compito di ricomporre il tutto con la sua deep house sporca e "A Melody for Everyone".
Levon Vincent + Pinch
28/10/2011, Queen, Via G. Carducci 25, Milano
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