Bar Basso

"When I come to Milano, we'll meet at Bar Basso, and have a Negroni Sbaliato", mi ha scritto Steve Sando da Napa Valley, California. Non è un caso se un guru dei cocktail e della musica italiana anni '60 (Steve ha fondato MrLucky.com ed insegna musica popolare italiana a Stanford), ricorda di Milano un bar in cui si pratica, da decenni, il culto del drink. Era il 1947 quando il Bar Basso aprì i battenti, ma è nel 1967 che la sua storia si lega a Mirko Stocchetto, veneziano, il cui passato è una congerie di aneddoti: gli inizi durante la guerra alla Trattoria Colomba di Venezia, il periodo all'Harry's Bar (nel 1945) prima dei vent'anni al glorioso Bar Posta di Cortina. I ricordi di Hemingway a caccia d'anatre sul Carso col Barone Franchetti, gli oltre 500 cocktail inventati (sempre serviti secondo stagione), gli ormai storici "bicchieroni" col blocco di ghiaccio (un tempo tagliato con la ruota da 45 di una sega per mattoni). I tanti anni passati dietro al bancone, ad osservare una Milano che è cambiata, dove Viel, St. Andrews, Cova ed il Baretto scompaiono per far posto a vetrine piene di scarpe. La Milano dei signori (non dei ricchi), che si avvia mestamente sul viale del tramonto. - Arthur Cravan