“E se ti dovessi imbattere in una targa con scritto Corso Como, gira i tacchi e corri il più lontano possibile”. Questo era il saggio consiglio di un mio amico portoghese venuto a vivere a Milano, amante della vita notturna ma incredulo di fronte a una zona piena di locali con buttadentro impettiti e buttafuori impizzati, calciatori tronisti e spacciatori illusionisti. Per cui ero dubbioso di fronte a un altro consiglio, di un amico milanese questa volta: “C’è un baretto in piazza XXV Aprile 14 dove si beve benissimo”. Lo proviamo e ci piace subito, vuoi per il colpo d’occhio - è un monolocale più alto che largo e lungo, con le pareti tappezzate di bottiglie, vuoi per la qualità dei cocktail, vuoi per il savoir-faire di Gabriele, barman talmente bravo che è riuscito a crearsi un giro di clienti nella zona più usa e getta di Milano. Provatelo all’aperitivo, più tranquillo e con in sottofondo solo musica italiana (da Bruno Lauzi a Jannacci), oppure per un drink o un hamburger fuori orario, in compagnia di sbandati della notte e del GOA, il gruppo operativo antidroga della finanza, di cui il Blenderino è il dopolavoro ufficiale (con tanto di targhetta appesa al muro).
Blenderino
Piazza XXV Aprile 14, Milano
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