Le tradizioni ermetiche ed esoteriche parlano dell'esistenza di due soli: uno nascosto, formato da oro alchemico e chiamato sole nero e l'altro, quello materiale, di oro puro, normale. L'uomo sarebbe stato forgiato nel fuoco del sole nero. Al buio di questa notte una massa informe come l'argilla verrà plasmata da note sintetiche, un esercito di golem che verrano illuminati dalle prime luci del sole vero. Golem che oscillano con il sorriso in faccia, la musica che vibra nella cassa toracica e il drink in mano, nessuna sgomitata, solo amore per acclamare i due dj inglesi, anche loro golem precoci e sofferenti, ma di quella sofferenza bella, quella nera appunto, che fa comporre musica elettronica psichedelica che non si dimentica. A Torino, (una delle città del triangolo magico nero) per Club To Club, i due alchimisti hanno celebrato il culto del sole nascosto: Holden con un live da affinare ma un dj set superbo e Hopkins con un live apocalittico. Stanotte il primo porterà intuizioni sonore lisergiche mentre il secondo (con l'album "Immunity" nominato ai Mercury Prize 2013) stringerà l'abbraccio col sole vero in un nuovo big bang. Impossibile non passare dal sacro al profano citando il vocalist Lady Brian: "Antichi stregoni o giovani sapienti, chiudere gli occhi e aprire le menti. Lo dicevano gli antichi sciamani, chiudere gli occhi e alzare (quelle cazzo di) mani."
Jon Hopkins + James Holden
7/2/2014, Dude, Via Plezzo 16, Milano
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