Il titolo ce l’ho dato io: ebbene sì, Giò, oltre ad apparire su Uomo Vogue (t’abbiamo cuccato!), si sbatte tantissimo per portare in Italia le super star dell’arte e i giovani sperimentatori del vecchio continente. Questa volta addirittura ci spara quattro mostre in un colpo solo, come se niente fosse! Ha già inaugurato il 19 maggio, ma siccome se lo merita lo segnaliamo comunque. Quattro piani, un artista per piano. Cominciamo con Francesco Vezzosi, italo-londinese, che presenta tre cortometraggi con protagoniste tre famosi attrici italiane che mettono in scena la parodia del loro stesso personaggio cinematografico e televisivo. Si continua con John Bock e la sua visione estetica della matematica e delle scienze. Poi un tributo ad un mostro sacro. Lucio Fontana ed infine: tà-tararatà, è con somma e sentita commozione che annuncio la personale dei due divi tra i divi, Dinos and Jake Chapman. Così cattivi che al confronto Damien Hirst (quello della mucca sezionata) sembra l’Arcangelo Gabriele.
Giò Marconi in Europa
Mar 25/5/1999, Gall. Girò Marconi, Via Tadino 15, Milano
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