Una porchetta che troneggia sul sagrato del Teatro Strehler. Questa l'immagine più vivida che mi è rimasta dalla scorsa edizione. E questa che verrà sarà la decima. La fine definitiva delle vacanze, l'approssimarsi inesorabile della brutta stagione, le chiacchiere scontate con chi si conosce più o meno di vista ("Com'era il Brasile?", "Come fai a essere ancora abbronzata?", "Hai trombato a Ibiza?", "Dai, che questo è l'anno buono! - fra interisti -"): per la gioventù milanese, il Milano Film Festival è l'occasione rituale per riallacciare i contatti sociali. Un po' come la prima della Scala per le matrone della buona società. Non me ne vogliano gli organizzatori di Esterni, che giustamente puntano il dito sugli eventi in programma (e infatti potete leggere gli approfondimenti nelle pagine seguenti, state tranquilli), ma io ho sempre visto il Festival innanzitutto come momento di aggregazione. E la chiacchiera di piazza è un comportamento che nella nostra città è purtroppo quasi estinto. Esterni come il WWF: il capannello che campeggia sul loro logo è come l'arcinoto panda...
Milano Film Festival - decima edizione
16/9/2005-25/9/2005, Milano luoghi vari
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