Durante la performance „Seedbed“ che si è tenuta alla Sonnabend Gallery di New York nel 1971, l’artista Vito Acconci si masturbava sdraiato e nascosto sotto una piattaforma. Gli spettatori che entravano in galleria non erano solo partecipi passivamente spiando l’artista, ma avvicinandosi alla piattaforma o girando per la galleria diventavano il suo oggetto del desiderio espresso, non solo „manualmente“, ma anche attraverso suoni e frasi. Oltre ad analizzare il suo privato, Vito Acconci ha anche lavorato sulle reazioni allo stress e sull’avvicinamento alla morte, usando sempre il corpo come strumento performativo. Su di lui e su un’altra artista-performer, Gina Pane, che ha legato la body art all’antropologia e alla religione, il PAC rivisita due sue vecchie mostre rispolverando documenti, foto e altri materiali d’archivio. Ci saranno anche video di Vanessa Beecroft, Marina Abramović, Franko B, Santiago Sierra, Luca Vitone e altri; inoltre tutto questo sarà la scenografia di un party curato da Le Cannibale che va a chiudere una tre giorni chiamata Performing Pac. Dopo tutto cosa c’è di più performativo che vedere un sacco di corpi che ballano la techno felpata e intrigante, da masturbazione cerebrale, di Marco Shuttle (talento italiano d’esportazione, memorabile il suo set all’after party di chiusura di Terrafoma di due anni fa) e il giocoso lavoro elettronico di Marco Belfiore con lo show Cosmic Bombero?
Geschrieben von Zagor