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Mi 21.11 2018 – So 14.04 2019

The Art of Banksy. A Visual Protest

Wo

MUDEC - Museo delle Culture
Via Tortona 56, 20144 Milano

Wann

Mittwoch 21 November 2018 – Sonntag 14 April 2019

Wie viel

€ 16/14/10

“Gli amministratori delle nostre città non capiscono i graffiti perché per loro se una cosa non dà profitto non ha diritto di esistere, e questo toglie qualsiasi valore alla loro opinione.”
Eppure episodi recenti dimostrano il contrario.

Il colpo di genio del misterioso artista durante l’asta di Sotheby’s ha fatto parlare di sé per settimane e ha occupato le più importanti testate internazionali nonché quadruplicato le sue quotazioni. Ad eguagliare l’aura di mistero che circonda l’artista senza volto è solo la fascinazione per il suo lavoro.
Banksy, la cui fama esponenziale è seconda solo ad Andy Warhol, seppur criticato, spesso cancellato, bannato, non abbandona il suo stencil né la provocazione che caratterizza il suo lavoro, al contrario cerca nuove espressioni. Creando un linguaggio universale, costituito da immagini semplici, popolari che va aldilà delle barriere linguistiche, Banksy rappresenta lo Zorro della società attuale.
Lontano dal sistema dell’arte contemporanea e dalle sue istituzioni, rivendicando l’orizzontalità della sua arte, Banksy fa dell’arte il suo linguaggio per accentuare il contenuto politico ed etico delle sue opere. Allora perché proliferano sue mostre, per di più senza la sua autorizzazione?

Da Mosca a Toronto, passando per Roma e Melbourne, le mostre che cercano di mostrare Banksy come mai visto prima sono moltissime. Ultime le mostre a Firenze presso il Palazzo Medici Riccardi, inaugurata qualche settimana fa, e a Milano presso il MUDEC. Prima assoluta dell’artista in un museo, la mostra The Art of Banksy. A Visual Protest rappresenta l’acme del paradosso che gira intorno a questa figura. «Non ufficiale e non autorizzata» sembra essere l’effetto collaterale della mostra ed un goffo tentativo per proteggersi dall’ira di Banksy diventata virale su Instagram dopo la scoperta della mostra a Mosca, della quale l’artista non era stato neanche informato. La piège sta proprio in questo: il suo mistero sembra autorizzare il mercato dell’arte, i suoi attori e le istituzioni a usufruirne a proprio piacimento, avvalendosi del fatto che Banksy è il primo a non chiedere il permesso per mettere in vista opere d’arte.

Divisi tra scettici e favorevoli, sono in molti a comprendere l’importanza del suo lavoro, soprattutto a seguito delle ultime vicende e quindi a interrogarsi sull’importanza che questo artista ricopre nella storia dell’arte.
Naïve o forse molto astuta, educativa oppure commerciale, la mostra del MUDEC promossa dal Comune di Milano e prodotta dal Sole 24ORE, testata italiana che scrive di economia e di mercato dell’arte (c’è bisogno di essere più espliciti?), si vuole come parte di un progetto più grande, „Geografie del Futuro“, con l’obiettivo di portare una riflessione sulla disciplina geografica che renda ragione di tutte le nuove forme d’arte, compresa la street art.
L’ignaro visitatore che farà l’acquisto del biglietto al costo di ben sedici euro accederà al mondo finora conosciuto di Banksy diviso in quattro sezioni. Settanta opere tra sculture, dipinti e prints; se tutto questo fervore dovesse fargli venire voglia di possedere assolutamente un oggetto fetish, siamo sicuri che il gift shop saprà rispondere anche a questa domanda. LOL.

Geschrieben von Chiara Di Leva